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"Sistema Cosenza", Scura, Belcastro e Cotticelli rispondono al gip

Gli indagati, secondo i legali di fiducia, avrebbero chiarito la loro posizione davanti al giudice

Gli ex commissari calabresi alla sanità Massimo Scura e Saverio Cotticelli

«Ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dal giudice e da pm. Siamo sereni, attendiamo che il giudice decida sull'applicazione o meno della misura». Lo ha detto l’avvocato Francesco Rotundo, legale di Massimo Scura, già commissario alla sanità calabrese, all’uscita dall’interrogatorio in merito ai falsi bilanci dell’Asp di Cosenza. Gli interrogatori sono finalizzati alla decisione del gip se accogliere la richiesta della Procura di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio. Scura ha bocciato il bilancio del 2014 e non avrebbe mai ricevuto quelli relativi agli anni 2015 e 2016. «Questo aspetto è stato chiarito - ha aggiunto Rotundo - adesso aspettiamo».

Sulla stessa linea l’avvocato Domenico Ciruzzi, legale di Saverio Cotticelli, ex commissario ad acta della sanità calabrese, dopo l’udienza davanti al gip relativa all’inchiesta «Sistema Cosenza», che riguarda la presunta falsificazione dei bilanci dell’Asp di Cosenza dal 2015 al 2017: «Abbiamo chiarito l’estraneità totale, che in realtà in parte si evinceva dalla lettura degli atti. Siamo fiduciosi, credo che il generale non doveva essere coinvolto in questa vicenda. Non credo che il commissario Cotticelli abbia alcuna responsabilità. Viene contestata un’omissione - ha aggiunto l’avvocato Ciruzzi - di non essersi accorto che i bilanci erano stati falsificati. Ma ha negato ogni responsabilità».

Anche Antonio Belcastro, già direttore generale del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, «ha risposto a tutte le domande con serenità e adesso ci affidiamo alla giustizia perché il mio assistito ritiene di aver operato nella maniera più corretta possibile. Tra l’altro ha una grande esperienza nel settore ed è preparato e serio, che svolge il suo lavoro nella maniera più corretta possibile». Lo ha detto l’avvocato Raffaella Mendicino, legale di Belcastro, dopo l'udienza davanti al gip nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci falsificati (dal 2015 al 2017) dell’Azienda sanitaria provinciale per tentare di mascherare i conti non in ordine.

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