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A Mirto il Mercoledì... dell'integrazione: le ceneri dei barconi insieme a quelle delle palmette

Celebrato il Mercoledì delle Ceneri, un giorno importante per la Chiesa. Si è dato il via a un periodo liturgicamente “forte”, quale la Quaresima, che che prepara alla Pasqua di Risurrezione. Durante il Mercoledì delle Ceneri, nelle varie chiese parrocchiali, il celebrante sparge sul capo dei fedeli un pizzico di cenere, ricavata dai rametti di ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente. Quest’anno nella parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto (Cosenza), guidata dal parroco, don Giuseppe Ruffo, è stata vissuta un’esperienza particolare: le ceneri delle palmette sono state mischiate con quelle provenienti dai barconi bruciati dei migranti. "un segno – ha commentato don Ruffo – per ricordarci che la Quaresima ci invita a essere cultori di carità, in contrapposizione alla "cultura dello scarto" o alla "cultura dell'indifferenza". Una Quaresima – ha aggiunto il presbitero - che vuole anche ricordarci che la le sorelle e i fratelli, insieme a tanti bambini, vittime della fuga, molti dei quali mai approdati alle coste della nostra Italia, pesano sulla nostra coscienza di credenti".

Dunque, in parole semplici, don Giuseppe Ruffo ha sottolineato che "non possiamo continuare a girare la testa dall'altra parte, ma, la cenere ci ricorda la nostra e l’altrui fragilità. Dobbiamo versare l'acqua della carità sul corpo dei migranti, che sono prima di tutto esseri umani, che chiedono amore, comprensione, attenzione, tenerezza, pace, accoglienza". Per il parroco Ruffo è necessario abbattere la mentalità dell’indifferenza e lavorare affinché, ciascuno di noi, possa strutturare nel proprio io il desiderio dell’amore nei confronti del proprio prossimo, partendo proprio dalle persone che ci stanno accanto nella quotidianità.

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