È stato reintegrato Pietro Junior Santapaola, il giovane attaccante della Primavera del Cosenza che era stato messo fuori squadra e costretto a lasciare il convitto dove risiedeva perché figlio di un indagato per fatti di mafia imparentato con il boss Santapaola. Il giovane ha ricevuto una mail con la quale viene invitato a riprendere gli allenamenti appena sarà possibile, perché al momento parte della squadra è in quarantena per un caso di positività al Covid-19.
Il legale di Santapaola, Salvatore Silvestro, precisa che si tratta di una «comunicazione ufficiosa, perché in calce alla mail non vi è nessuna firma». Il legale, ieri, aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica per mobbing contro il Cosenza calcio. «Mi farebbe piacere - ha detto l’avvocato all’ANSA - che la vicenda si chiudesse senza strascichi giudiziari, ma riteniamo che il presidente Guarascio dovrebbe formalmente scusarsi per
l'accaduto e ufficialmente richiamare il ragazzo in squadra. Inoltre, nella mail si parla di fatti travisati, ma noi sappiamo bene che non è così e abbiamo le prove di quanto sosteniamo, ci sono i file audio che testimoniano quanto accaduto. Ritireremo la denuncia quando il mio assistito riceverà una comunicazione ufficiale».
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