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Cosenza, Morra irrompe negli uffici Asp e causa malore al direttore Marino. E' polemica

Nicola Morra

E' destinata ad alimentare un vespaio di polemiche. Il riferimento è all'irruzione del presidente dell'antimafia Nicola Morra nella sede dell'Asp di Cosenza per chiedere conto della mancata vaccinazione di due ultraottantenni. La "visita" del senatore ha cagionato problemi di salute - per i toni ed i modi usati - al direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Asp, Mario Marino. Il dirigente medico è in malattia con disturbi ipertensivi e cardiaci.

Il racconto di Marino

"Mi ha fatto parlare al telefono con il viceministro Sileri - racconta Marino alla Gazzetta - poi ha chiamato il commissario alla sanità Guido Longo e successivamente il commissario dell'Asp Vincenzo Laregina. Mi sono sentito colpito e mortificato". Il resto del racconto sarà sulla edizione cartacea di domani della Gazzetta.

Morra si difende

Sabato mattina, 20 marzo, mi sono recato presso l’azienda sanitaria provinciale (ASP) di Cosenza in viale degli Alimena per fare un controllo, esattamente come ho fatto ad ottobre scorso sempre nei locali di Serra Spiga ed anche 7 giorni addietro quando ho incontrato il Commissario dell’ASP di Cosenza per offrire la mia disponibilità nel sostenere l’azione vaccinale. Ho dovuto prendere atto che le modalità di prenotazione non sono efficaci soprattutto per chi, magari anziano, non ha dimestichezza con internet ed i siti-web.

Riguardo alle polemiche: mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri o dei miei genitori. Purtroppo sia i miei genitori che mio suocero sono venuti a mancare tempo fa. Mentre mia suocera si è già vaccinata circa quindici giorni fa poiché rientrante per ragioni anagrafiche nelle categorie a rischio.

Successivamente mi sono recato nei locali dell’ASP di Serra Spiga (Cosenza) ed ho incontrato il Dott. Mario Marino responsabile della centrale operativa territoriale, e l’ho messo telefonicamente in contatto con il Sottosegretario Pierpaolo Sileri, con il Dott. Giuseppe Longo Commissario alla sanità per la regione Calabria e con il Dott. Vincenzo La Regina Commissario dell’ASP cosentina al fine di migliorare il servizio prenotazione e tutto quanto riguardi la somministrazione vaccinale in Calabria. Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene per cercare di aiutare il sistema delle vaccinazioni che in Calabria fa acqua da tutte le parti -lo dicono i numeri-. Nonostante ad oggi la macchina di somministrazione del vaccino funzioni poco e male, questi scarsi risultati non hanno in alcun modo scalfito le retribuzioni dei dirigenti che dovrebbero garantirci ben altri numeri per le vaccinazioni e ben altri livelli d’assistenza sanitaria in un'azienda sanitaria provinciale con circa 1 MLD di debiti!

L’ispezione eseguita sabato è una prerogativa di un parlamentare e penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinché il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza.

Fratelli d'Italia all'attacco

«Da "uno vale uno" al "lei non sa chi sono io" è una metamorfosi ormai consumata per il senatore Nicola Morra che, secondo quanto riportato dalla stampa, è stato protagonista di una vicenda che farebbe arrossire la peggiore
casta della prima Repubblica». E’ quanto affermano i parlamentari di Fratelli d’Italia in Commissione antimafia Wanda Ferro, Antonio Iannone e Luca Ciriani, che proseguono:

«È gravissimo che un parlamentare, eccedendo le proprie prerogative istituzionali, abbia fatto irruzione urlando nella centrale operativa in cui si gestisce la campagna vaccinazioni a Cosenza, interrompendo il lavoro del personale in una fase delicatissima, pretendendo di accedere a dati sensibili di natura sanitaria, e addirittura utilizzando gli uomini della sua scorta per identificare i presenti. La vicenda, denunciata dal dirigente del Dipartimento prevenzione dell’Asp di Cosenza, dimostra ancora una volta l’assoluta inadeguatezza di Morra a ricoprire
il delicato incarico di presidente della Commissione antimafia. Rinnovando la richiesta di sue dimissioni, esprimiamo vicinanza ai medici e al personale sanitario, che per il duro e delicato lavoro che stanno svolgendo meritano di avere il sostegno dei rappresentanti istituzionali e non subirne gli abusi, e solidarietà gli agenti della scorta costretti a compiere atti che nulla hanno a che fare con i compiti di tutela della sicurezza del parlamentare».

Occhiuto: "Morra si dimetta"

«Anche se ritiene che i suoi parenti siano gli unici ottuagenari calabresi che ancora non hanno ricevuto il vaccino, non si capisce come il senatore Morra abbia potuto pensare di irrompere, con metodi poco urbani e facendosi
forte del suo ruolo, negli uffici del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza per lamentarsi dell’accaduto.
I parlamentari non dovrebbero occuparsi dei problemi di tutti? O Morra crede che ad averlo eletto sia solo la sua famiglia? Esprimiamo solidarietà al personale sanitario per l'intimidazione subita, e anche agli agenti della scorta del
presidente della Commissione Antimafia, costretti - loro malgrado - ad indentificare medici e infermieri dell’Asp di
Cosenza. Morra dovrebbe chiedere pubblicamente scusa e, finalmente, lasciare un ruolo per il quale ha dimostrato in più occasioni di non essere adeguato». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

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