Il virus morde le basi del nostro mondo diffondendosi con una velocità impressionante. Il suo tanfo marcio filtra attraverso bollettini sempre più pieni di nuove diagnosi (altre 234 nelle ultime 24 ore) e di morti (altri 3 che portano il totale di questi primi tredici giorni di aprile a quota 57). Cosenza trema in mezzo a un’area urbana devastata da un morbo che ha intorpidito la speranza di riuscire a fermarlo. L’“Annunziata” continua a soffrire nonostante il trasferimento di altri pazienti verso gli ospedali spoke dell’Asp. Tra Cetraro, Acri, Rossano e il “Mater Domini”, ne sono stati spostati altri 16 nella notte tra lunedì e ieri. Un piano di evacuazione che ha riportato il Pronto soccorso a una occupazione quasi normale anche se l’ondata di accessi è un fiume in piena.
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