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Scuole a Cosenza, caos al vertice e cattedre vuote

I sindacati stigmatizzano l’incertezza vissuta dall’Atp di Cosenza in un momento chiave per la programmazione del prossimo anno

I dolori della scuola cosentina, poco giovane ma molto tormentata. Li hanno denunciati con vigore la Flc Cgil col suo segretario provinciale Pino Assalone e il leader dell’Associazione politico-culturale “Impegno Civile e Ideale” Michele Sapia.

«Il terremoto che ha colpito l’Atp di Cosenza a seguito della indagine (Diacono della procura di Vibo Valentia, ndc) relativa al sistema dei diplomi facili, sta determinando la presenza in contemporanea dell’ispettrice Giannicola, del dottor Nicodemi e del dottore Greco rientrato da pochi giorni presso Atp di Cosenza. In un contesto di abbondanza di presenze – hanno denunciato i due – la domanda che ci si pone è, chi è colui che è chiamato a prendere le decisioni amministrative, la firma di ogni atto valido anche nei confronti di terzi?

Se non si definisce chi è il responsabile unico i risultati  potrebbero essere paralizzanti e comunque pregiudizievoli per la funzionalità e per l’efficienza dell’Atp di Cosenza». Sapia e Assalone ricordano che l’Ufficio scolastico provinciale "soffre da qualche anno di una crisi di fiducia e affidabilità , di autorevolezza. Assistiamo ad un viavai di dirigenti che nel giro di poche settimane vengono rimandati nella loro sede di provenienza".

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