L’epidemia gioca con la speranza di chi la vorrebbe già estinta, fuori dalle nostre vite, dal nostro mondo. E, invece, è sempre lì, dentro i bollettini, protagonista di storie che nutrono l’angoscia. La curva dei positivi flette ormai da giorni mentre aumentano le guarigioni nei luoghi di cura e nei domicili privati. Diagrammi confortanti che ci hanno restituito ottimismo e fiducia dopo mesi d’incertezza in mezzo a misure di mitigazione rigorose, prigionieri delle nostre paure. In queste ore si scava nell’euforia di numeri che giungono da ogni angolo di questa terra dove l’ultimo aggiornamento dell’Asp negli ultimi 7 giorni, accende i riflettori su Domanico, il borgo con l’incidenza più alta della provincia (11,92 casi per mille abitanti). Attenzione massima anche a Guardia Piemontese (6,98) e a Caloveto (5,97). Tra i comuni più grandi, Montalto (che è già in zona rossa) fa registrate il dato più alto (1,95 casi per mille abitanti). Preoccupano i ragazzi. Su cinque positivi a referto negli ultimi sette giorni, uno non ha più di 18 anni. Il dato complessivo di nuove diagnosi settimanali su giovani (0-18 anni) è pari al 21,55% del totale. E per alcuni è stato necessario l’accesso ai servizi assistenziali. Il dato conferma due aspetti: il rischio del contagio scolastico e l’efficacia delle vaccinazioni.
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