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'Ndrangheta a Rossano: si è pentito il boss Nicola Acri, detto "occhi di ghiaccio"

E' assurto all'onore delle cronache per aver eseguito tra il 1999 e il 20o1 una serie di omicidi nella Sibaritide

Si è pentito Nicola Acri, boss di Rossano, detto "occhi di ghiaccio". La circostanza si è appresa oggi in ragione dell'udienza che lo vedeva convocato davanti a giudici calabresi. Acri è un pezzo da novanta della nuova 'ndrangheta dell'area centrosettentrionale ionica della Calabria ed è assurto all'onore delle cronache per aver eseguito tra il 1999 e il 20o1 una serie di omicidi nella Sibaritide.

Condannato all'ergastolo con sentenza definitiva  stava scontando la pena in regime di 41 bis. I carabinieri lo catturarono alla periferia di Bologna nel novembre del 2010. Pure in Emilia s'era dato da fare cercando d'imporre una marca di caffè macinato ad una serie di esercizi pubblici. Il suo ruolo di padrino di Rossano gli venne conferito dal capo della criminalità nomade di Cassano, Franco Abbruzese, detto "Dentuzzo", pure lui ergastolano e suo compagne di scorribande omicide. 

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