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Cetraro, allarme dei medici: la Pediatria non può chiudere. Pronta la protesta

«La Cgil, la Fp Cgil e la Cgil Medici vogliono a Cetraro una Pediatria funzionante, e vogliono la riapertura del punto nascita. L’Asp assuma le decisioni necessarie a garantire, a quella parte dell’Alto Tirreno Cosentino, un’assistenza pediatrica efficiente e il diritto a poter nascere. Per questo motivo, la Cgil, la Fp Cgil e la Cgil Medici hanno deciso di manifestare davanti all’Ospedale di Cetraro, lunedì 14 giugno a partire dalle ore 11,30, invitando tutti i medici, gli operatori della sanità, le associazioni, le forze politiche e sociali e l’intera cittadinanza, a far sentire la propria voce aderendo all’iniziativa». È quanto si legge in una nota di Giuseppe Guido (Cgil Comprensoriale) Vincenzo Casciaro (Fp Cgil Comprensoriale) e Giuseppe A. Vulcano (Cgil Medici Provinciale).

«Lo stiamo dicendo da settimane; così come da settimane - affermano i sindacalisti - stiamo sollecitando l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza a dare urgenti risposte. Finora, però, nessun risultato è arrivato. I pochi Pediatri in servizio a Cetraro, non possono più garantire l’apertura del Reparto H24. Se lo hanno fatto finora, è per il forte legame con il Territorio e il Presidio Ospedaliero, e per la loro forte abnegazione e dedizione al lavoro. Ma anche perché finora hanno convissuto con la speranza che qualche risposta arrivasse. Non possono però continuare a lavorare senza rispettare i necessari riposi. Ne va delle loro condizioni psico-fisiche, ma anche della qualità del servizio sanitario offerto ai giovani pazienti. Nell’immediato, avevamo chiesto all’ASP soluzioni tampone, come quelle adottate per Pediatria di Corigliano, ossia utilizzando il supporto di una cooperativa che sopperisce ai turni scoperti, ma nessuna risposta è arrivata. Abbiamo poi chiesto di contrattualizzare con rapporti di lavoro dipendente gli Specializzandi Pediatri al loro ultimo anno, così come previsto dal decreto Calabria, ma anche questa nostra proposta ha ricevuto un silenzio assordante. C’è il rischio, concreto, che gli specializzandi vengano assunti presso altre province, ma anche questo sembra non preoccupare nessuno. In più, l’estate ormai imminente rende ancora più urgente l’adozione di soluzioni stabili e durature, perché aumenterà inevitabilmente il ricorso al reparto pediatrico ospedaliero, come avviene ogni anno. Altro che riapertura del punto nascita a Cetraro! Se manca Pediatria, non potrà esserci nemmeno Ostetricia!».

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