C’è una crisi che da tempo fermenta nel sottosuolo della sanità cosentina, distillando nelle sue viscere pericolosi veleni tossici. Scorie che avrebbero ispirato anche l’ultima danza macabra sul rinnovo dei contratti del personale delle Usca e della Cot con reazioni e contraccolpi, ripicche e ritorsioni. Pasqualino Montilli, capo del personale dell’Asp, a distanza di giorni, rompe il silenzio per respingere l’affondo di Giuseppe Mazzuca, dell’assemblea nazionale del Pd, dopo aver indugiato «per tanti motivi, ma alla fine ho ritenuto giusto intervenire, seppur in assoluta solitudine, esclusivamente per ripristinare la verità dei fatti e per salvaguardare la mia dignità di dirigente che non si è risparmiato in questi mesi difficili e in un settore, le cui difficoltà sono note a tutti, assolvendo sempre al proprio compito con disciplina e onore».
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