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Incendi: Oriolo senza rinforzi, distrutti ettari di boschi. Allarme anche a Rosto Capo Spulico

Disastro ambientale a Oriolo. Quarantotto ore di terrore. Decine di ettari di vegetazione in fiamme. Un intero polmone verde è stato distrutto dell’ennesimo terribile incendio senz’altro di natura dolosa. Ingenti i danni, con diversi cittadini che hanno perso il frutto del lavoro di intere generazioni, in poche ore di fuoco. «È stata una giornata infinita che oltre a sfibrarci per la fatica ci ha lacerato fin dentro l’animo – scrivono dal Palazzo di Città –. Assistere quasi impotenti a tanta devastazione che ha colpito il nostro territorio e in qualche modo, il ricordo di chi quelle terre le ha volute, le ha lavorate e ce le ha tramandate ci fa piangere il cuore», ha detto il sindaco Simona Colotta. Che parla di «un’atrocità vera e propria perpetrata nei confronti del nostro territorio che difficilmente può avere eguali». Nel centro jonico sono giunti i D.O.S. dei Vigili del Fuoco perché il Comune è stato catalogato in stato di preallerta.  Ieri, fiamme anche a Roseto Capo Spulico, con ingenti danni, e alle porte di Rende, nella zona di confine con Castiglione Cosentino. Il nuovo prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha riunito il comitato provinciale per definire una strategia d’intervento sul vasto territorio provinciale devastato da quasi duemila roghi (1.300 nel mese di luglio e 600 nella prima decade di agosto).

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