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Crac Bcc a Cosenza, chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati

Chiesto il processo per 28 indagati nell’inchiesta che riguarda il crac della Bcc, la Banca di Credito di Cosenza: sono tutti accusati di bancarotta fraudolenta.

Il tribunale di Cosenza

La Procura di Cosenza ha chiesto il rinvio a giudizio per i 28 indagati nell’inchiesta che riguarda il crac della Bcc, la Banca di Credito di Cosenza. Tutti accusati di bancarotta fraudolenta. Ieri mattina, il pubblico ministero Margherita Saccà ha ricostruito le indagini che hanno riguardato il fallimento della Banca e al termine della requisitoria ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti.

La banca finì in liquidazione e il 28 giugno del 2012 venne nominato curatore della procedura il professore Leonardo Patroni Griffi di Bari. Le indagini furono condotte dai finanzieri diretti dall’allora comandante provinciale, il colonnello Marco Grazioli e dal tenente colonnello Michele Merulli. Per i pm (coordinati dal procuratore capo Mario Spagnuolo), gli indagati avrebbero causato un buco finanziario di quasi 23 milioni di euro. Sono iniziate le arringhe della difesa che respinge le accuse.

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