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Qualità della vita in provincia di Cosenza, molte ombre e qualche luce

Il Cosentino leader in Calabria ma solo 88esimo su 107 a livello nazionale, secondo posto per le denunce relative agli incendi

Trieste è la provincia in cui si vive meglio, a seguire Milano e Trento. Cosenza? Solo 88esima, tra l’altro calata di due posizioni rispetto al 2020. L’unica, magrissima consolazione, è che siamo i primi in Calabria. Dopo di noi Catanzaro 96esima, Reggio 101esima, Vibo 104esima e Crotone ultima anche a livello nazionale al 107esimo posto.

Una Calabria con molte ombre e poche luci raccontata dalla 32esima edizione dell’indagine sulla qualità della vita pubblicata ieri dal “Sole 24 Ore” che ogni anno scatta una fotografia del Paese valutando novanta indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Demografia società e salute, Ambiente e servizi, Cultura e tempo libero. Tra essi 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorsi) e una decina di indici sintetici che aggregano più parametri.

Quest’anno, in particolare, l’indagine consente di focalizzare come sta andando la ripresa post pandemia grazie a un’analisi focalizzata su venti dei novanta indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all’anno precedente. Inoltre cristallizza i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della qualità della vita di bambini, giovani e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età, e l’indice della qualità della vita delle donne, presentato ieri per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere.

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