Una sentenza attesa. E destinata a chiudere un capitolo giudiziario che ha pesantemente investito negli anni scorsi l’intera struttura dirigenziale di Palazzo dei Bruzi, l’inchiesta venne denominata dalla Procura “Appalti spezzatino” e mirò a ricostruire un presunto meccanismo - ora smentito dai giudici di prima istanza - attraverso il quale non superando la soglia prevista per gli affidamenti di lavori e servizi d’interesse comunale favoriva alcune aziende a discapito di altre. Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza, indussero la magistratura inquirente a sollecitare il rinvio a giudizio di dirigenti municipali, tecnici e imprenditori. Dopo un articolato dibattimento e un serrato confronto tra la pubblica accusa - rappresentata in aula dal pm Mariangela Farro - e il collegio difensivo - composto dagli avvocati Franco Locco, Marco Facciolla, Franz Caruso, Nicola Rendace, Vincenzo Adamo, Attilio Santiago, Gianluca Garritano e Roberto Romei - il processo si è concluso ieri sera con una raffica di assoluzioni: Arturo Bartucci, Francesco Amendola, Antonio Amato, Carlo Pecoraro, Antonio Scarpelli, Francesco Rubino, Francesca Filice, Michele Fernandez, Pasquale Perri e Giuseppe Sasso.
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