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Il caso della scuola di Castrolibero. Ispezione dell'Ufficio scolastico regionale

studenti davanti al liceo

L’Ufficio scolastico regionale della Calabria ha avviato un’ispezione nel liceo scientifico del polo scolastico «Valentini-Majorana» di Castrolibero (Cosenza) in relazione alla situazione che si sta registrando nell’istituto dopo che gli studenti, che stanno occupando la scuola, hanno riferito di presunte molestie sessuali ai danni di alcune studentesse da parte di un professore. Una ragazza ha anche presentato una denuncia ai carabinieri riferendo delle molestie subite.

L'ispezione é stata avviata sulla base di una relazione trasmessa all’Ufficio scolastico dalla dirigente del liceo, Iolanda Maletta. Per effettuare l’accertamento stamattina é arrivata nell’istituto l’ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale Loredana Giannicola. L'intervento dell’Ufficio scolastico allo scopo di verificare i fatti denunciati era stato chiesto anche dai genitori degli studenti.

La ragazza che ha denunciato: "Non sono l'unica"

«Non sono l’unica ad aver subito delle molestie, ci sono molte ragazze e anche ragazzi». Lo ha detto questa mattina, parlando con i giornalisti, la giovane studentessa del liceo Valentini Majorana di Castrolibero (Cosenza), che ha denunciato alcuni abusi che sarebbero stati perpetrati da un docente. La vicenda è ormai diventata di rilevanza nazionale e oggi ne parlano diversi quotidiani. La Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta e un’altra è stata aperta dalla stessa scuola. Oggi una ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale ha incontrato la preside, che nei giorni scorsi aveva emesso un comunicato in cui difendeva la scuola, che gli studenti hanno occupato la settimana scorsa. L’occupazione continua. «E' dal 2018 che andavano avanti certe cose - ha detto ancora la giovane - e tanti non avevano avuto il coraggio di parlare prima, adesso sono fiera di aver dato coraggio a tutti loro».

L'associazione Peter Pan: "Sospendere la dirigente"

«Non vogliamo condannare nessuno a priori, ma le notizie che arrivano dalla protesta degli studenti del liceo scientifico di Castrolibero impongono decisioni cautelative da parte del Ministero della pubblica istruzione». Lo afferma il giornalista Mario Campanella, presidente dell’associazione Peter Pan, contro la pedofilia e autore, con don Fortunato Di Noto, del libro: "Lettera a una bambina molestata». «Se fossero vere le denunce presentate dalle studentesse molestate - dice Campanella - emergerebbero grandi e gravi responsabilità del dirigente scolastico che avrebbe ricevuto la segnalazione delle allieve e non avrebbe informato, come era suo dovere, la procura della Repubblica. E’ importante non costruire mostri senza accertare prima i fatti - dice Campanella - ma è indispensabile rompere ogni muro di omertà e per questo si rende necessario un provvedimento urgente da parte del ministro Bianchi».

D'Elia (Pd): "Bene invio degli ispettori"

«Quello che sta emergendo attorno alle ipotesi di molestie consumate in un liceo di Castrolibero, in provincia di Cosenza, è particolarmente grave e inquietante. Bene che ci sia un’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale. Sconcerta il clima di omertà e connivenza che potrebbe aver accompagnato comportamenti molesti e violenti da parte di un professore. Tutto questo proprio in una scuola, che dovrebbe essere luogo di educazione al rispetto. Ma sappiamo che troppo spesso la violenza contro le donne viene banalizzata e che tanto deve cambiare nella cultura per sconfiggerla. Vogliamo che sia fatta chiarezza, che sia ascoltata la voce delle ragazze e dei ragazzi, dei giovani che oggi chiedono con determinazione la verità». Così in una nota Cecilia D’Elia, responsabile Politiche per la parità e portavoce della Conferenza nazionale delle democratiche.

La segreteria di Cosenza della Cgil chiede al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, «di inviare una task force di ispettori, esterni al contesto territoriale locale, per fare luce sulla vicenda che riguarda il liceo scientifico del polo scolastico Valentini-Majorana di Castrolibero, vicenda che oscura il ruolo e la funzione pedagogica della scuola».

Cgil, "Bianchi invii ispettori"

"Non vi è dubbio che il sistema delle relazioni che vive il mondo della scuola in generale - affermano, in una nota, Umberto Calabrone e Francesco Piro, segretari generali, rispettivamente, della Cgil e della Flc-Cgil di Cosenza - deve essere basato su valori umani e civili, senza mai debordare in atteggiamenti ambigui. Ciò che si evidenzia invece, sono sempre più gli aspetti poco trasparenti da parte di chi dovrebbe avere la custodia o la ricerca della verità. Ci riferiamo alla dirigente scolastica, che deve necessariamente essere destinataria di opportuni provvedimenti non solo se le suffragate e circostanziate affermazioni della studentessa e della scolaresca risultassero vere. I tempi delle decisioni devono essere rapidi e tempestivi e non possono essere dilazionati, perché in tal caso alimenterebbero il sospetto che la vicenda possa essere in qualche modo messa a tacere per il buon nome della scuola, garantito dall’egregio lavoro e portato avanti come sempre dalla stragrande maggioranza dei docenti. Ciò a cui stiamo assistendo in questi giorni è la forte contrapposizione fra studenti e dirigente, ormai arrivata ad un punto di non ritorno, che non deve avere ripercussioni sulla didattica e sulle garanzie civili e sociali dei ragazzi». "Come Cgil e come Flc-Cgil - dicono ancora Calabrone e Piro - chiediamo immediatamente, dunque, che il ministro Bianchi attivi
una task force. E se ciò non dovesse essere sufficiente, é necessario e urgente un intervento parlamentare affinché il tema dei presunti abusi nel mondo della scuola trovi risposte adeguate».

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