«L’ubicazione del nuovo ospedale? Per noi non è mai stata in discussione. Senza voler fare polemica con altri comuni dell’area urbana, la soluzione è già nella denominazione completa del presidio: “Ospedale regionale hub dell’Annunziata di Cosenza”. Non c’è altro da aggiungere». Gioco, partita, incontro. Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca, decide il derby dei campanili (Rende e Montalto spingono per la vicinanza della struttura sanitaria all’Unical) con l’annuncio della delibera che sarà votata in aula nella prossima seduta e sbloccherà “Vaglio Lise”. Un atto con cui verrà revocato il precedente indirizzo dell’Amministrazione Occhiuto che aveva puntato sull’altro progetto, quello del recupero degli edifici esistenti tra viale della Repubblica e Muoio Piccolo, attraverso una soluzione a gradoni.
La scelta della giunta Caruso riporterà in vita il fantasma di una eterna incompiuta, quella già cavalcata dal governo regionale di centrosinistra guidato da Oliverio: Vaglio Lise, l’area che rappresenta «la miglior soluzione» secondo lo studio di fattibilità dell’aprile del 2019 che venne commissionato proprio dalla Regione.
Per anni, i due enti hanno continuato a disegnarlo con forme e colori diversi. Quell’idea di presidio hub della provincia è stata continuamente ritoccata, ogni volta aggiungendo o togliendo un tratto di penna, di matita, una bozza, una strada nuova, i posti auto che mancavano o che eccedevano, gli impianti d’illuminazione e dell’acqua, gli ascensori piccoli e grandi, le stanze per la degenza e le sale operatorie per ogni specialità. Un ospedale moderno che, però, è rimasto imprigionato dentro relazioni tecniche, pareri, progetti, studi di fattibilità, disciplinari, intese, capitolati da studiare, bandi da redigere, corrispondenze epistolari. E, annunci elettorali.
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