Il nuovo ospedale è solo uno dei due grandi progetti che riposavano in pace, ormai da tempo, nel cimitero delle incompiute della burocrazia. Un destino imperfetto che ha tenuto insieme la Metroleggera e il nosocomio, entrambi utilizzati per segnare ciclicamente la rotta di campagne elettorali comunali, regionali e politiche. Il feticcio della nuova “Annunziata” ha riportato a galla l’anima imprenditoriale della politica locale che, adesso, litiga sulla collocazione. Il trenino, invece, è approdato sul binario morto dopo essere entrato e uscito dalle stanze dei burocrati, vedendo la luce dentro montagne di carte fino a diventare un progetto all’interno di uno studio di fattibilità. Però, nessuno ha mai visto una ruspa, un solo operaio in quei cantieri immaginati dalla matita del disegnatore-progettista. Un sogno definitivamente tramontato, cancellato dalla mappa dei finanziamenti dalla Commissione europea dopo una lunga sequenza di inascoltati avvertimenti.
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