L’emergenza ambientale di Via Cerasaro, dove permane la Casa discarica dalle condizioni non vivibili per l’uomo che continua a rimanervi dentro, sta assumendo la forma e le caratteristiche di una “bomba” mediatica di natura civile, istituzionale con risvolti annunciati di natura giudiziaria da parte di un soggetto dell’associazionismo.
Non si placano, infatti, le dure prese di posizione del comitato dei cittadini del luogo, che continua a divulgare, ormai da tempo, con documentazioni fotografiche, le condizioni antigieniche e maleodoranti di quella zona del centro storico bizantino, su cui non è intervenuto, come emerso dalle dichiarazioni di settori dell’amministrazione comunale, non è potuto intervenire il comune, trattandosi di proprietà privata e di un caso delicato che riguarda una persona.
Sono, invece, intervenuti i volontari del movimento ambientalista animalista, “Stop Animal Crimes”, ovviamente chiamati sul posto, che, a quanto sembra, avevano l’autorità di entrare in quella casa dove vivevano due cani assieme all’uomo, anch’essi in condizioni di abbandono in un ambiente insalubre, ma in condizioni di salute non precarie, secondo una relazione dell’Asp consegnata al comune, per toglierli da quel luogo ed affidarli al canile comunale.
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