
Difficoltà e disagi. Per centinaia di pazienti bisognosi di sottoporsi a dialisi sia nell’area urbana che nel resto della provincia.
La denuncia e l’allarme sono dell’Aned: «È imperdonabile l’abulia dell’azienda cosentina» si legge in un testo diffuso alla stampa «sulla carenza posti reni artificiali per i nefropatici di Cosenza e del suo hinterland! Mentre da troppo tempo Aned chiede l’implementazione posti reni, succede di tutto e in negativo: pazienti che vengono trattati come pacchi postali e spediti da Cosenza in provincia e viceversa anche se non deambulanti, ultimo ma non il solo, il caso dell’ottantenne rendese con comorbilità gravissime;
la reperibilità nei turni notturni e festivi per le emergenze dei dializzati del territorio di Paola e Castrovillari è stata sospesa per discutibilissima interpretazione sindacale dei medici, sulla cui controversia speriamo si pronunci subito la Magistratura. Tutto è successo con l’avvallo dell’azienda e nel silenzio della Regione, mentre viene giustamente garantita allo spoke di Rossano come fossimo in altro mondo».
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