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Inchiesta a Rende, la telefonata della moglie del sindaco e il bando cambiato

L’affidamento del Centro di per minori di Quattromiglia. E poi i lavori di adeguamento del Centro anziani di contrada Tocci

L’influenza dei parenti. La Procura contesta al sindaco Marcello Manna di aver alterato la gara per l’affidamento del Centro diurno per minori di Quattromiglia. Il primo cittadino, come testimonierebbero le intercettazioni e gli atti acquisiti dai carabinieri del capitano Maria Chiara Soldano, sarebbe intervenuto su sollecitazione della moglie, Maria Pia Cristaudo (ora indagata) per modificare i requisiti del bando e fare in modo che corrispondessero a quelli posseduti dalla cooperativa “Il melograno” risultata poi vincitrice della gara. Una delle coordinatrici della cooperativa sociale era infatti amica della signora Manna e le chiedeva di intervenire sul marito. I fatti risalirebbero al quattro luglio del 2019. I magistrati inquirenti hanno depositato le trascrizioni delle conversazioni telefoniche tra i due coniugi e prodotto le carte che certificano il cambiamento materiale dei requisiti originariamente previsti.
E pure sull’affidamento del Centro anziani di contrada Tocci sarebbero emerse anomalie censurabili penalmente. Per favorire, infatti, le onlus “Con Paola” e “San Biagio”, il Comune - per il tramite del vicesindaco Annamaria Artese, e dei dirigenti Francesco Minutolo e Roberta Vercillo - avrebbero modificato, attraverso il contratto di concessione, la clausola del bando di gara che poneva i lavori di completamento e adeguamento della struttura a carico degli aggiudicatari, ponendoli, invece, come interventi di manutenzione straordinaria di competenza del Comune. I fatti contestati si riferiscono al novembre del 2019.
La concessione di uno spazio pubblico di fronte al Parco Giorcelli a un venditore di piante, Francesco Oliva (indagato) ha fatto finire nei guai l’ex assessore Pino Munno che viene intercettato mentredetta al venditore la lettera che deve inviare al sindaco Manna. L’uomo deve già dei canoni che non ha versato al Comune ed i vigili urbani, guidati dal comandante Vincenzo Settino e dal vigile Gabriella Marino, compiono gli accertamenti del caso. I due operatori dela polizia locale finiranno sul registro degli indagati e dovranno esssere interrogati dal gip Santese nei prossimi giorni per sostenere un interrogatorio: pende infatti nei loro confronti richiesta di una misura interdittiva. La loro posizione appare tuttavia molto leggera perché, nella vicenda, appare chiaro l’impegno profuso in favore degli interessi del Comune.

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