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Furti natalizi a Cosenza, rubati i caschi dell’albero della sicurezza

L’opera del maestro Francesco Sbolzoni realizzata per conto dell’Anmil

Il Natale come momento di riflessione sul drammatico problema delle morti sui luoghi di lavoro. Come ogni anno come da un po’ di tempo a questa parte l’Anmil territoriale, guidata da Antonio Domma, in collaborazione con la Fondazione “Sosteniamoli subito” e il contributo del Comune, di Ance e Cassa Edile Cosenza, ha realizzato l’albero della sicurezza (un’opera del maestro Francesco Sbolzani) adornato di caschi di protezione. L’albero si trova su corso Mazzini, tra piazza Bilotti e piazza Kennedy, ed il suo fine è di stimolare la riflessione sulla più grande tragedia che quotidianamente coinvolge una moltitudine di lavoratori in Italia tra decessi e infortuni per mancanza di sicurezza e precarietà dilagante. I caschi sono stati donati da Ance Cosenza. Ebbene, per il secondo anno consecutivo, l’albero dell’Anmil è finito nel mirino dei vandali che hanno portato via una decina di caschi. La stessa cosa era avvenuta l’anno scorso, quando l’installazione dell’Anmil si trovava dall’altro capo dell’isola pedonale, nei pressi della Fontana di Giugno. Il furto, denunciato ieri mattina, sarebbe avvenuto tra la notte del 25 e l’alba del giorno di Santo Stefano. La sera di Natale i caschi a quanto pare erano tutti al loro posto. L’episodio è stato stigmatizzato dal presidente Domma. Mentre solidarietà e segno sono stati espressi dal sindaco Franz Caruso. «Un atto vile e ignobile», afferma il sindaco, «nel condannare con forza quanto accaduto esprimo vicinanza e solidarietà all’Anmil. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per risalire ai colpevoli, anche attraverso l’ausilio della videosorveglianza. Constato con tristezza, però, che l’emergenza pandemica, in cui abbiamo vissuto momenti di grande drammaticità, e l’attuale guerra in Ucraina, che genera morte e distruzione, hanno insegnato veramente poco all’uomo contemporaneo. Eppure è evidente che per offrire un futuro di speranza ai nostri figli ed ai nostri nipoti è necessario avere cambiamenti sostanziali nelle azioni quotidiane di tutti noi».

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