La mobilità dei cittadini di questo territorio e dell’itera costa ionica calabrese si può paragonare a quella antecedente alla prima guerra mondiale.
Da questa parte della Calabria, infatti, il servizio di mobilità dei cittadini è quasi assente forse anche per scelte dei governi nazionali. Per la Calabria ionica cosentina, se non fosse stato per l’istituzione, dopo tante sollecitazioni e peripezie per il suo mantenimento in servizio, del treno “Frecciargento” che collega, in maniera adeguata e celere la Sibaritide al resto del Paese, questo territorio sarebbe stato quasi completamente isolato. A ciò si aggiunge la carenza di una viabilità scadente rappresentata dalla pericolosa Ss 106, unica arteria della costa fino alla Basilicata, dalle sembianze di una mulattiera in molti tratti.
Ma anche quando sembrava che qualcosa si muovesse per ammodernare la tratta ferroviaria attraverso l’elettrificazione della linea Sibari-Corigliano Rossano Crotone-Catanzaro Lido per predisporla per l’alta velocità, tutto si è arenato.
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