Da “polo scolastico” per le contrade rurali a ricovero per disperati, senza tetto, sbandati e tossici di tutto il Meridione. È davvero triste la storia “sciagurata” di un plesso scolastico che ha accolto, sino alla fine degli anni Ottanta, gli alunni provenienti da contrada Cammarata e contrada Vigne. Negli ultimi anni è stata costretta ad accogliere tanti sbandati, molti i nomadi e gente che ha praticamente distrutto, raso al suolo quello che era un gioiellino incastonato nella contrada più bella e signorile della città. Difficile utilizzare gli impianti elettrici delle vecchie aule e l'inverno ha, almeno per il momento, limitato il rischio che i bivacchi abusivi diventino dei pericoli pubblici. La segnalazione, soprattutto la necessità di procedere ad un nuovo e più graduale rilancio è stata avanzata da coloro i quali abitano contrada Vigne, tra cui anche amministratori che avrebbero dovuto e potuto rilanciare il destino di questo importante bene pubblico che è stato completamente depredato, fatto oggetto del continuo getto di rifiuti e che presenta un tetto non particolarmente stabile dal punto di vista infrastrutturale. Se ne chiede, chiaramente, il rilancio, sotto tutti i punti di vista, magari trasformandolo in centro servizi per una contrada particolarmente florida, tra l'altro tra le più belle della città, che presenta due chiese e una serie di attività di accoglienza tra le più belle insieme a tre chiese e a ville tra le più antiche della provincia.
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