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Chiese sotto assedio sul Tirreno cosentino, troppi furti: possibili chiusure

Non tutti gli edifici dispongono di sistemi di videosorveglianza. Padre Crupi: «Servono provvedimenti seri»

Chiese prese di mira sul litorale del Tirreno cosentino. In poco meno di quindici giorni si sono registrati due furti, un tentativo di effrazione e diversi danni nei luoghi consacrati. Tutto questo – spesso – per cercare di sottrarre quelle poche decine di euro contenute nelle cassette delle offerte.
A Cetraro nella chiesa di San Marco Evangelista della frazione Marina c’è stato nei giorni scorsi un nuovo tentativo di furto dopo quello perpetrato nella notte di Natale. Vetri infranti e tentativi di ingresso in sagrestia. Le tracce di sangue sparse per terra: i ladri per entrare si sarebbero anche feriti.
A inizio anno stessa sorte è toccata alla Casa Natale di San Francesco. La vetrata sarebbe stata infranta da alcuni petardi. Mentre sempre nelle festività natalizie qualcuno si è intrufolato nella chiesetta che ha dato i natali a Francesco d’Alessio – il Santo della carità – portandosi via quanto contenuto nella cassetta delle offerte.
A Guardia Piemontese si è andati oltre: tra Natale e Capodanno nella cappella della Marina sono state prese di mira le offerte dei fedeli e non ci si è fermati nemmeno di fronte allo stesso parroco che però è riuscito a “incastrare” i predatori immortalando i loro volti con il cellulare e consentendo l’intervento delle forze dell’ordine che li hanno acciuffati.
Spesso le chiese non dispongono di videocamere di sorveglianza o di sistemi sofisticati anti-intrusione. Talvolta anche le serrature sono vecchie e arrugginite, facili quindi da forzare. Eppure, molte di loro custodiscono piccoli tesori di storia e dell’arte antica.

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