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Cosenza, Maria Pia Funaro: “Si esce dall’ingorgo con la metro a idrogeno”

Il vicesindaco spiega l’idea di mobilità sostenibile del Pd a Palazzo dei Bruzi

Il progetto della metro di Cosenza

Cosenza è affondata nell’emergenza viabilità dalla quale non riesce a tirarsi fuori. Servirebbero misure speciali per consentire una normale accessibilità del centro anche ai non residenti costretti dalla malasorte a vivere il disagio della periferia. Il tasso di motorizzazione resta invariato con 72 auto circolanti ogni 100 abitanti, secondo l’ultimo rapporto nazionale di Legambiente. Numeri che illustrano la difficile transizione dalla mobilità tradizionale (con mezzo proprio) a quella più sostenibile (con l’utilizzo del vettore pubblico). «Noi, in realtà, la nostra linea l’abbiamo ribadita sin dall’inizio del mandato elettorale», spiega il vicesindaco, Maria Pia Funaro. «La Regione ci convocò insieme agli amministratori di Rende per conoscere la nostra posizione sulla metroleggera. E sia noi sia Rende abbiamo ribadito la ferma volontà di attuare l’intervento. Ciò che pensiamo è che Cosenza ha necessità di uno schema di mobilità sostenibile utilizzando progetti e risorse che abbiamo. Penso, ad esempio, all’idea già illustrata da Carlo Guccione con la realizzazione di un collegamento a Nord, fino all’Unical, come prosecuzione della tratta ferroviaria da ammodernare Cosenza-Catanzaro con treni ad emissioni zero».
Il pensiero del Pd è quello di realizzare una nuova idea di sviluppo che sia sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico. «E con una metro a idrogeno – spiega ancora Maria Pia Funaro – troveremmo una sintesi perfetta perché a Vaglio Lise dovrebbe nascere la centrale a idrogeno verde destinata al servizio del trasporto ferroviario e stradale, secondo un progetto Fdc, Regione e Unical. La vedo come una grande opportunità anche per il nuovo hub dell’“Annunziata” che verrà realizzato nell’area attigua alla stazione ferroviaria dal momento che per il nuovo ospedale si potrebbe utilizzare, opportunamente trattato, l’ossigeno ottenuto nella lavorazione dell’idrogeno. Avremmo, così, prodotti a costo zero vista la grande disponibilità di acqua che abbiamo dal Crati. L’iter autorizzativo per la realizzazione del progetto della centrale è in fase avanzata, dovrebbe essere al Ministero. Per questa ragione, considerando anche i tempi ristretti chiediamo alla Regione di accelerare aggiornando il vecchio progetto della metropolitana leggera alla luce delle nuove opportunità».

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