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Truffa all’Asp a Cetraro, la parola adesso passa alla difesa

Esami del sangue gratuiti. Notificati gli avvisi di garanzia a ventiquattro persone

Difese al lavoro per studiare le carte dell’inchiesta della Procura di Paola sulla presunta truffa ai danni del sistema sanitario pubblico. Nei giorni scorsi, la Procura ha chiuso le indagini per 24 persone tra medici e infermieri dell’ospedale di Cetraro, ma anche professionisti e cittadini residenti sull’Alto Tirreno cosentino. Nel provvedimento, firmato dai pm e notificato agli indagati, sono oltre 23 i capi di imputazione in cui i magistrati ipotizzano l’esistenza di un presunto sistema truffaldino che vedeva al centro un infermiere in servizio all’ospedale di Cetraro con la complicità di altri operatori sanitari. Secondo gli inquirenti, i sanitari avrebbero fatto fare esami del sangue gratuiti – cioè senza fare pagare il ticket – a persone che poi facevano risultare come pazienti ricoverati nell’ospedale di Cetraro nel reparto di Medicina. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di accertare come, in realtà, gli indagati avevano organizzato la presunta truffa “con raggiri e artifici” mirati a ingannare anche i sanitari dei Laboratori di analisi degli ospedali di Cosenza e Cetraro dove arrivavano queste provette. Gli investigatori hanno trovato anche diversi messaggi whastapp attraverso i quali i sanitari dell’ospedale di Cetraro divulgavano gli esiti degli esami del sangue ai diretti interessati.

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