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L'Università della Calabria rende omaggio al prof Nuccio Ordine. Disposta la donazione degli organi

Oggi il ritorno nella sua Diamante con la camera ardente aperta dalle 10

Le lacrime disegnano traiettorie fitte di dolore sui volti di amici, parenti, colleghi. Uno dopo l’altro, uno dietro l’altro, di primo pomeriggio, in fila, nell’aula dello University club che di colpo sembra troppo piccola. L’omaggio al professor Nuccio Ordine si trascina dietro una scia di inevitabile malinconia per una vita illuminata che è finita troppo presto.
Dentro quella sala si intersecano memoria e storia, radici del futuro che sono testimonianza di un uomo che è stato immenso anche nell’ultima volontà terrena: donare gli organi per aiutare altri a sopravvivere. Una scelta convinta e coerente con la sua vita generosa.
In tanti hanno voluto ricordarlo. Lo ha fatto il rettore Nicola Leone, lo hanno fatto i direttori di dipartimento Raffaele Perrelli, Riccardo Barberi e Gianluigi Greco, e gli amici a cui mancherà più di tutti: il docente in quiescenza, Guerino D’Ignazio, Mario Bozzo e Francesco Kostner, anime del Centro internazionale di studi telesiani, bruniani e campanelliani, di cui Ordine era presidente. Persino il suo professore di letteratura italiana ha fatto pervenire un commovente messaggio. Ha parlato anche il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, il paese che aveva dato i natali a Ordine e che il docente non ha mai smesso di amare (il suo nome di battesimo era proprio Diamante e lui ne andava fiero, si considerava un ambasciatore della sua terra nel mondo). E oggi tornerà nel borgo, dove dalle 10, enlla sala consiliare, sarà aperta la camera ardente per l’omaggio dei suoi concittadini. Alle 13 è in programma una cerimonia collettiva. Sarà l’ultimo atto pubblico prima di lasciare che la famiglia (ieri è stato il nipote a ringraziare tutti per le testimonianze e la vicinanza) dia seguito all’ultima volontà di Ordine: la cremazione dei suoi resti mortali.
Di Nuccio Ordine vivrà per sempre quell’amore ancestrale per la letteratura, una passione di cuore che rinnovava nelle sue conferenze in giro per il mondo. E parlando ai giovani ribadiva: «Ragazzi, scegliete la vostra passione. C'è una differenza enorme tra studiare con passione o prendere una laurea solo per guadagnare. Io tutte le mattine mi sveglio felice perché posso fare quello che voglio, questa è la mia passione. Io non farei mai un altro mestiere per soldi. per questo vi dico, impegnatevi. Siete arbitri del vostro destino. anche se la via della passione richiede impegno, affrontatela, senza timore. Quando uno ha una cultura di base generale può fare qualunque mestiere». Tante generazioni di ragazzi si sono formate seguendo le sue lezioni, lezioni di vita, di umanità, semi piantati nelle aule dell'Unical e di tante altre università internazionali da Nuccio Ordine che sono germogliati magnificamente in tutti questi anni. Basta leggere uno dopo l’altro i messaggi che, in queste ore, riempiono la rete.

 

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