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Paola, tutti in marcia con un solo obiettivo: salvaguardare l’ospedale S. Francesco

Ieri Paola si è mobilitata perché teme il trasferimento di alcuni reparti in altre strutture. In campo cittadini, varie istituzioni, sindacati e anche la Diocesi

Partecipata e coinvolgente. La manifestazione   a Paola per la salvaguardia dell’Ospedale San Francesco è andata al di là delle più rosee aspettative. Anche il delegato alla sanità della diocesi di Cosenza, don Sergio Locane, ha accolto l’invito del Comitato per la tutela alla salute. E si è messo in marcia all’iniziativa di ieri.
Al raduno pomeridiano nel piazzale dell’Ospedale c’erano un po’ tutti. Anche i sindacati ospedalieri della Uil e della Cgil. Le magliette bianche indossate sono testimonianza che nonostante l’organizzazione parta da Partito democratico e da La Migliore Calabria è stata una giornata senza colori politici. «La difesa della struttura ospedaliera – spiega Graziano Di Natale – è dovere di tutti. L’iniziativa serve per ribadire la nostra contrarietà al trasferimento dei reparti e per chiedere una sanità migliore. Le notizie che ci arrivano non sono confortanti e noi abbiamo il dovere di lottare per i nostri figli e per quanti come noi hanno deciso di vivere in questa terra».
L’ex consigliere regionale sottolinea come: «lottiamo per una sanità efficiente e vicina ai cittadini. Chiediamo alla Regione Calabria di ritirare la bozza di riorganizzazione della rete ospedaliera dove è previsto il trasferimento dell’emergenza urgenza da Paola ad altra struttura. Il silenzio del governatore Roberto Occhiuto è la rappresentazione plastica di come si agisce: senza coinvolgere il territorio, le istituzioni locali e i cittadini.

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