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Duplice omicidio Scorza-Hendli a Castrovillari. I genitori della donna parte civile

Se da un lato le inchieste chiuse dalla Dda negli ultimi tre anni hanno inferto un duro colpo alle cosche nella Sibaritide decapitandole, dall’altro lato nei tribunali si cerca di far luce anche sugli efferati omicidi che, in contemporanea, ne hanno segnato i territori nel corso della lotta per il controllo dello spaccio e delle estorsioni.
Si sono tenute in questi giorni nell'aula della Corte di Assise di Cosenza le prime due udienze del processo a carico di Francesco Adduci. L'allevatore 56enne è ritenuto il basista del duplice omicidio avvenuto un anno fa nel territorio di Castrovillari, al confine con Cassano. II 4 aprile del 2022 Maurizio Scorza, 57enne, e la sua compagna di origini tunisine, la 38enne Hanene Hedhli furono ammazzati in un podere in contrada Gammellone.
La Dda chiese il giudizio immediato per Adduci, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Giancarlo Greco. Nella prima udienza il sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, Alessandro Riello, ha illustrato ai giudici della Corte (presieduta dal giudice Paola Lucente e a latere dal collega Marco Bilotta) i fatti che hanno portato al processo. Poi si è proceduto con la costituzione delle parti civili. Si sono costituiti parte civile solo i genitori della 38enne tunisina che sono rappresentati dall'avvocato Bianco del foro di Sassari.

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