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Cosenza, smantellata rete di spacciatori attiva nel campus di Arcavacata: sette arresti

I pusher vendevano il “fumo” agli studenti universitari e rifornivano i consumatori di droga della Valle del Savuto

Un’attività di indagine iniziata a fine marzo del 2021 è valsa a smantellare una piazza di spaccio attiva nella zona del campus universitario di Arcavacata di Rende. L’operazione, non a caso denominata “Campus”, andata avanti in uno scenario criminoso compreso tra l’area urbana Cosenza – Rende e il comprensorio sud-cosentino, dal Savuto (Rogliano) al Bisirico (Scigliano – Pedivigliano), è stata condotta e portata a termine dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dell’Arma di Rogliano, al comando del maggiore Alberto Fontanella, della stazione dei carabinieri di Scigliano, con il coordinamento del procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo.
Sette le misure cautelari emesse dal gip di Cosenza, Emanuela Gallo, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravata e continuata, furto aggravato, estorsione. Per tre di loro è scattata la misura cautelare in carcere. Si tratta di tre cosentini: Manuel Esposito, di 29 anni; Pilerio Alessandro Altomare, di 40, e Francesco Bevilacqua, detto Pierino, di 34. Per gli altri quattro è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Si tratta di due cosentini: Vittorio De Vuono e Ivano Ragusa, rispettivamente di 38 e 36 anni, e di due rendesi: Andrea Gerace ed Eugenio Rose, rispettivamente di 49 e 36 anni.

 

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