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Rende alle prese con il randagismo: una piaga che dilaga a Quattromiglia

Non esistono strutture per accogliere i cani che popolano le strade

Quanti problemi a Quattromiglia di Rende. A preoccupare i residenti della zona più popolosa della città, quella più vicina alla cittadella universitaria, ci sono i cani randagi. Anche in questo caso sono i cittadini ed i residenti ad alzare i decibel della polemica. “La Regione e l’Asp provvedano al ripristino del servizio di cattura dei cani randagi”, dicono. Pare che, infatti, qualche mese prima sia avvenuta la sospensione da parte dell’Azienda Sanitaria del servizio ritenuto: “fondamentale per l’incolumità di noi cittadini”. Sussiste il mancato rinnovo della convezione da parte dell’Asp con l’azienda che si occupa dell’accalappiamento, oltre al taglio da parte del governo regionale dei fondi destinati al servizio? Sembrerebbe proprio essere così.
Il comune di Rende, da parte sua, ha “da sempre adempito ai propri doveri. Abbiamo convenzioni con il canile rifugio e con il canile sanitario, due terzi dei cani vanno in adozione grazie anche a collaborazione con le associazioni di volontariato e, come di nostra competenza, segnaliamo i randagi presenti sul territorio possono essere catturati solo dall’Asp”, avevano avuto modo di difendersi i vecchi amministratori, oggi decaduti. Dal primo luglio il comando dei vigili “più volte ha segnalato il problema all’Azienda Sanitaria Provinciale ma, ad oggi, ci troviamo a dover affrontare da soli questa stringente criticità. Rende è un territorio vastissimo e già tante sono le segnalazioni da parte di tutti noi", rilanciano i residenti. L’Università della Calabria, Macchialonga, la zona industriale e Quattromiglia le zone maggiormente colpite dal fenomeno del randagismo. La ripresa del servizio di cattura dei cani randagi nel nostro territorio può essere ripresa? "Non è più tollerabile da parte di una comunità civile come la nostra questa situazione". Il randagismo trova radici profonde nella comunità di Rende ma pochi anni addietro, nell’anno 2018, la Giunta comunale di Rende approvò, ed inserì nel programma triennale dei lavori pubblici 2018/2020, la realizzazione di un canile rifugio comunale denominato “Le quattro zampe”. L'opera, realizzabile su area di proprietà comunale in località Lecco Poi, però, non si fece più nulla. Ed il progetto riposto nei cassetti delle scrivanie comunali.

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