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Ennesima tragedia sulla 106, il 22enne Gabriele Basile perde la vita sulla statale fra Trebisacce e Amendolara

Basile lavorava in un noto supermercato di Trebisacce. È toccato alla madre, una stimata pittrice del posto, Maria Giovanna Pisilli, affrontare lo straziante rituale del riconoscimento del cadavere del figlio

La tragedia si è presentata all’improvviso, ieri sera, proprio come quel vento che da giorni spazza questo fazzoletto del Cosentino. Una tragedia inattesa sull’asfalto della vecchia Statale 106 che lega Trebisacce alla vicina Amendolara. Un tratto di strada nervoso che sembra contorcersi in mezzo alle curve prima di distendersi nuovamente in lunghi tratti rettilinei. È lì che il destino di morte ha teso un agguato a un giovane di Amendolara, Gabriele Basile, 22 anni, che viaggiava tra i due borghi dell’Alto Jonio cosentino in sella alla sua moto. Tutto da comporre il mosaico del drammatico incidente che ha assunto una prima ancora sommaria dimensione poco prima delle 23 di ieri sera quando si è avuta la certezza dell’epilogo mortale. Sembrerebbe che il centauro si sia scontrato, per cause da accertare, con una Ford Kuga, condotta da L.S., 56 anni, infermiera di Amendolara.

Un decesso che è stato accertato dai sanitari del 118 intervenuti direttamente, a bordo dell’ambulanza, partita dalla vicina postazione dell’ospedale “Guido Chidichimo”. Sul posto sono anche arrivati i carabinieri della stazione cittadina, guidati dal luogotenente Natale Labianca. Via via quel luogo tetro si è riempito di gente in lacrime per la scomparsa del giovane centauro che era ben noto nelle due città. Lacrime e dolore, un rituale che in questi anni sui è rinnovato puntualmente dopo ogni tragedia che ha aggiunto altre croci lungo i bordi di questa strada. Basile lavorava in un noto supermercato di Trebisacce. È toccato alla madre, una stimata pittrice del posto, Maria Giovanna Pisilli, affrontare lo straziante rituale del riconoscimento del cadavere del figlio.

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