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Sibaritide, infrastrutture precarie. Disagi per chi viaggia sulla Ss 106

Raggiungere le maggiori località turistiche della zona diventa un’odissea. Sul versante treni quello più veloce resta solo il Frecciarossa

Sullo sviluppo turistico ed economico della Sibaritide continua a pesare il gap infrastrutturale sia con la fascia tirrenica che col resto d’Italia. È questa la prima fotografia scattata a metà estate sul turismo sibarita e della fascia jonica. Sin dai primi giorni di agosto, infatti, i soliti disagi si sono palesati per chi viaggia sulla Statale 106 jonica per raggiungere le località turistiche che vanno da Rocca Imperiale a Cariati passando per Roseto, Amendolara, Villapiana, Sibari, Corigliano-Rossano e il basso Ionio: lunghe code, rallentamenti, piccoli incidenti che prolungano viaggi che, altrimenti, sarebbero abbastanza veloci.
L’ultimo proprio mercoledì quando una vettura, una Citroen, stava girando dalla 106 allo svincolo in direzione Sibari mentre la moto, una Triumph, procedeva sulla strada in direzione Corigliano. Il centauro è stato portato al pronto soccorso di Rossano con svariate fratture sul corpo. Illeso il conducente della macchina. Sul posto la Pet e i carabinieri di Cassano e la Polizia stradale di Trebisacce. Le forze dell’ordine hanno lavorato diverse ore per regolare il traffico ma i ritardi sono stati ingenti. La speranza è che il megalotto Sibari-Roseto venga completato come previsto entro il 2026 (i lavori procedono spediti e addirittura in anticipo) ma per arrivare al via libera alla costruzione del tratto ci sono voluti circa vent’anni dalla prima progettazione. Un progetto, invece, che manca al tratto sud Sibari-Crotone via Mandatoriccio e che chissà se e quando sarà realizzato.

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