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Cosenza, dubbi e sospetti dei prof: troppe cattedre fantasma

Docenti di ruolo e supplenti denunciano disponibilità improvvise che finiscono assegnate a colleghi con meno diritti di loro

Il popolo dei millecinquecento. Tanti sono, poco più poco meno, i docenti precari che hanno ottenuto l’incarico annuale su cattedra intera o spezzone. Molti docenti di sostegno, ma non solo. Il numero è destinato a crescere, perché è atteso proprio in questi giorni un secondo turno di nomina che dovrebbe consentire la supplenza lunga pure ai molti altri precari che sono inseriti anzitutto nella prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) e sono rimasti esclusi dal primo turno di nomina che l’Ambito territoriale provinciale di Cosenza ha pubblicato il 29 agosto. Tra l’altro con rettifiche dei giorni scorsi.

Molti precari lamentano la mancata presenza nelle disponibilità per il primo turno di nomina di posti di sostegno che invece sono convinti ci sono pure nell’area urbana. Temono spuntino nei prossimi giorni, finendo assegnati a docenti più indietro di loro in graduatoria. Soprattutto, si chiedono se davvero sia solo un inghippo burocratico o ci sia altro. Alcuni prof di sostegno cosentini titolari al centro e al nord alle Superiori, a esempio, che sono rientrati in provincia grazie alle assegnazioni interprovinciali, lamentano due posti su Rende che non erano disponibili al momento dei loro movimenti e invece due settimane dopo sono stati assegnati ai precari delle Gps. «Magari è tutto regolare, ma ci sentiamo beffati. Serve chiarezza. Se è necessario più tempo per avere un quadro completo delle disponibilità, meglio aspettare che essere spediti a centinaia di chilometri da casa, per poi vedere spuntare posti a un tiro di schioppo», denunciano.

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