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Corigliano Rossano, lite sull’ospedale della Sibaritide: il Pd attacca, la Straface difende

Tensioni dopo le dimissioni a sorpresa del project manager Domenico Petroni

Prende corpo e si amplia il fronte della preoccupazione che aleggia attorno alle sorti dell’ospedale della Sibaritide. La notizia delle dimissioni del project manager dell’opera Domenico Petrone (presentate, ma non ancora ratificate dalla società appaltatrice) ha raggelato anime e speranze circa l’avanzamento e completamento dei lavori ormai in una fase avanzata. Infatti, lo scorso mese di luglio era stato presentato il completamento delle opere strutturali. Si era in attesa “solo” del via libera alla variate che si era resa necessaria dopo la mutata normativa derivata dalla pandemia e il ricalcolo dei costi per l’aumento delle materie prime. Ma da allora nessun passo in avanti è stato compiuto. Sulla variante né la regione né l’Asp si è espressa. Il tutto mentre il cantiere langue con il rischio che quanto realizzato finora lasciato senza manutenzione e agli effetti atmosferici possa deteriorarsi e diventare inservibile. Forse questa titubanza ha indotto Petrone a lasciare dopo essersi speso per rispettare i tempi e redigere la variante necessaria. Lo scenario descritto se si dovesse concretizzare condannerebbe questo territorio ad una disfatta sanitaria. La situazione è grave, il sistema della erogazione dei servizi è al collasso e si vedrebbero svanire le residue speranze di una sanità a livelli accettabili. Intanto si registrano le prime reazioni alla notizia delle dimissioni presentate da Petrone.
Tornano alla carica i consiglieri regionali del Pd Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci già firmatari di una interrogazione rimasta senza risposta circa chiarimenti dalla giunta in ordine allo stato di avanzamento dei lavori. «Le dimissioni di Petrone – affermano – aumentano ancora le nostre preoccupazioni in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale che rimane sempre in attesa dell’approvazione della perizia di variante sanitaria e tecnologica e del Piano economico finanziario. Come abbiamo già evidenziato con l’interrogazione, una volta approvato il piano, serviranno almeno sei mesi per stipulare i contratti principali con i fornitori primari ed approvvigionare i materiali principali che vedranno un considerevole aumento dei costi».
Ma la presidente della Commissione sanità in Consiglio regionale, Pasqualina Straface, rassicura tutti: «Sull’ospedale della Sibaritide si continuano a rincorrere le non notizie e a dare in pasto all’opinione pubblica problematiche che nulla hanno a che vedere con l’operato della Regione che, lo ribadisco di nuovo, su impulso del presidente Occhiuto sta lavorando per trovare la soluzione migliore per il completamento dei lavori nel minor tempo possibile».

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