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Cosenza, il dramma del bimbo di 15 mesi morto in ospedale: si sospetta l'origine batterica. Il fratellino di 5 mesi trasferito al Bambino Gesù di Roma

L'ospedale Annunziata di Cosenza

Un bambino di 15 mesi è morto nella serata di ieri nel reparto di neonatologia dell’ospedale di Cosenza e il fratellino di 5 mesi, portato successivamente nel nosocomio con gli stessi sintomi ma in condizioni meno compromesse, è stato trasferito in gravi condizioni al Bambino Gesù di Roma. I due piccoli, figli di una coppia di Cassano allo Ionio, entrambi con febbre mai scesa sotto i 40 gradi, erano arrivati nel pomeriggio di ieri provenienti dal nosocomio di Castrovillari. Il bimbo più grande, che poi è deceduto, accusava il forte stato febbrile da diversi giorni ed è arrivato in ospedale in condizioni già molto compromesse.

L’impegno dei sanitari che hanno tentato in tutti i modi di capire l’origine della grave sintomatologia non è purtroppo bastato ad evitare l’epilogo più tragico per il più grande dei due. Per l’altro bambino di soli cinque mesi è stato disposto il trasferimento nell’ospedale pediatrico della Capitale dove è giunto nella notte con un volo militare. Le sue condizioni sarebbero stabili. I medici dell’ospedale di Cosenza hanno avviato tutte le procedure per risalire all’origine del decesso del bambino più grande.

L'ipotesi batterio

La morte del bimbo potrebbe essere stata provocata da un batterio, forse presente nell’acqua di un pozzo del terreno di proprietà della famiglia. Sarebbe emerso dagli accertamenti effettuati dai sanitari. Gli organi del bambino sarebbero risultati subito molto compromessi dopo quattro giorni di dissenteria e vomito.

Il vescovo della diocesi di Cassano e vice presidente della Cei, monsignor Francesco Savino, in pellegrinaggio in Terra Santa, appresa la notizia della morte nell’ospedale di Cosenza del bambino di 15 mesi e delle gravissime condizioni in cui versa il suo fratellino di 5 mesi, ha invitato tutti «al rispettoso silenzio e all’unanime preghiera davanti a così grande dolore innocente».
Monsignor Savino ha altresì espresso alla famiglia, «vicinanza concreta, invocando il dono della consolazione di Dio». Il vescovo, infine, ha invitato tutti i fedeli della Diocesi a unirsi in preghiera perché il piccolo di 5 mesi «possa presto ristabilirsi ed essere riabbracciato dai genitori e da quanti lo amano e lo attendono».

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