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Caos raccolta dei rifiuti a Rende, fallimentare il circuito delle “pez”

Le mini isole ecologiche installate in varie aree della città sono state trasformate in discariche incontrollate

Un giorno tutto pulito ed un giorno tutto sporco. Rende non conosce, in questo periodo, mezze misure. I rifiuti cominciano a diventare un problema non più rinviabile. O, peggio, si vive “a soluzioni alterne”, rispetto ai giorni ed all’inciviltà dei cittadini. Anche ieri, dopo sole 24ore dalla pulizia in tutte le zone della città, le diverse contrade rendesi sembravano più sporche che mai. Le cosiddette “Pez” ancora una volta prese d’assalto ed utilizzate come discariche.
Abbiamo voluto fare l’ennesimo passo indietro, allora. Capire ed approfondire il perché il nuovo piano dei rifiuti, annunciato e partito a novembre 2021, non sia ancora del tutto decollato. Anzi, tutt’altro. Dal quartiere Majorana, scelto dal Comune di Rende come area pilota, il nuovo piano per la gestione dei rifiuti voluto dall’amministrazione comunale di quei giorni ha poi riguardato anche gli esercizi commerciali.
“Il nuovo piano rifiuti annunciato a novembre del 2021 prevede anche la completa digitalizzazione della raccolta con l’istituzione di una centrale operativa che monitorerà le attività e di fatto avvia il nuovo sistema di raccolta differenziata”, avevano avuto modo di annunciare i protagonisti. Ebbene, funziona questa centrale operativa? La sensazione è che sia proprio il mancato controllo, nonostante le telecamere installate ovunque, l’anello debole della vicenda.

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