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Cosenza, l’atto di accusa di Ciacco alla Regione: «Che prestazioni ha pagato all’Inrca?»

Il presidente della Commissione sanità a Palazzo dei Bruzi invita la Cittadella a verificare

L’accusa è grave. A sottoscriverla è il presidente della Commissione sanità a Palazzo dei Bruzi, Giuseppe Ciacco. Sotto i riflettori c’è l’Inrca, l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di contrada Muoio Piccolo. Ciacco ricorre a toni roventi con parole che si adagiano sulla brace di una polemica che si trascina da giorni. Severo il giudizio dell’esponente di Palazzo dei Bruzi sulle vicende finanziarie del presidio: «Il piano di efficientamento e riqualificazione 2023-2025, adottato dal direttore generale dell’Istituto, con la determina numero 355 del 14 settembre 2023 rappresenta la certificazione, di come sia stato, dilapidato il denaro pubblico. E lo dico con le carte alla mano. E, giusto per intenderci, con le carte e le cifre confezionate dalla stessa direzione generale dell’Inrca».
Il canovaccio si muove su fatti circoscritti ma l’affondo del presidente della Commissione sanità mina, soprattutto, il rapporto con Catanzaro. Ciacco ritiene d’aver aperto un sepolcro murato da cinque anni. È da lì, da quel punto preciso del tempo che il consigliere comunale colloca l’inizio della storia.

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