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Mirto Crosia, tentativo di estorsione ai danni di un commerciante: due arresti

I militari dell’arma della Stazione di Mirto Crosia, nella mattinata di ieri, hanno arrestato due giovani provenienti dal crotonese. Nella circostanza i carabinieri sono stati informati di un’aggressione in corso con una telefonata inoltrata al numero di emergenza «112», che gli ha permesso di raggiungere in pochissimi minuti un esercizio commerciale del centro di Mirto Crosia che è poi risultato essere il teatro degli aventi.

Gli operatori sul posto hanno riscontrato la presenza di tre giovani di Isola di Capo Rizzuto (KR), nei confronti di uno dei quali sono emersi degli indizi di colpevolezza in ordine ad un tentativo di estorsione.

Dalle prime indagini è emerso che il giovane pretendesse una cospicua somma di denaro per ottenere il ristoro di un pregresso danno economico imputabile ad un congiunto del commerciante. La condotta dell’interessato ha però fatto tramutare quella che alla base poteva apparire come una pretesa, in qualche modo, giustificabile in una potenziale richiesta estorsiva. Nella fattispecie, infatti, oltre alla prevaricazione fisica ed alle minacce, sono stati arrecati anche degli ingenti danni all’attività commerciale della parte lesa.

A carico di uno degli accompagnatori del soggetto arrestato per il tentativo di estorsione è risultato essere stato inserito, dalla Germania, un «Mandato di Arresto Europeo», con finalità di estradizione, poiché il destinatario risulta essere ricercato per una «associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di furti».

Sulla scorta degli elementi probatori raccolti la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta da Alessandro D’Alessio, che ha coordinato le operazioni, ha disposto che il soggetto ritenuto - al momento - responsabile della tentata estorsione venisse tradotto presso la propria abitazione per essere sottoposto agli arresti domiciliari, mentre il destinatario del mandato di cattura internazionale è stato associato presso il carcere di Castrovillari.

Il risultato raggiunto dimostra come i carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano continuino ad effettuare un minuzioso controllo del territorio, attuato nell’ambito di una strategia attuata per il contrasto delle manifestazioni criminali nel comprensorio della «sibaritide».

La notizia in questione viene diffusa per garantire il diritto di cronaca e nel rispetto dei diritti degli indagati - ancora da doversi ritenere soggetti alla presunzione di innocenza attesa l’attuale fase del procedimento, le cui colpevolezze potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza irrevocabile, ndr.-.

 

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