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Lotta al precariato, il sindaco di San Giovanni in Fiore: “Stabilizzare il personale della Legge 15”

«Stabilizzare il personale della Legge 15, toglierli dal lungo precariato e permettere loro di passare alle dipendenze dell’azienda Calabria Verde è un impegno che per la mia parte ho assunto da sindaco di San Giovanni in Fiore, da presidente della Provincia di Cosenza e dell’Anci Calabria, consapevole della piena disponibilità che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha offerto da principio al riguardo, nell’interesse di questi lavoratori e delle loro famiglie». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, al termine di una riunione sulla vertenza in questione con le forze sindacali, tenuta nel municipio cittadino nel pomeriggio di lunedì 23 ottobre. «I tempi stringono – precisa la sindaca di San Giovanni in Fiore – perché entro il prossimo dicembre è necessario che i lavoratori della Legge 15 transitino in Calabria Verde almeno con una settimana di lavoro, al fine di completare in un secondo momento gli ultimi aspetti burocratici del passaggio, cioè nelle settimane successive. Ringrazio tanto questi lavoratori per il garbo con cui hanno manifestato per le loro ragioni. Sono risorse umane che reputo fondamentali per quanto hanno finora dato alla comunità locale e che saranno altrettanto importanti per la salvaguardia dei nostri territori». «Ringrazio egualmente – aggiunge la sindaca Succurro – le forze sindacali, con cui stiamo lavorando in piena sinergia per risolvere la vertenza in argomento, all’interno di un percorso trasparente di stabilizzazione. Già nella mattinata di giovedì 26 ottobre, incontreremo gli assessori regionali Calabrese e Gallo, che ringrazio per l’immediata disponibilità fornita, il dottore Oliva e gli altri referenti regionali per concludere la vertenza in maniera positiva, in quanto non c’è più tempo da attendere e soprattutto perché – conclude Succurro – la Regione Calabria ha manifestato la massima apertura rispetto alla stabilizzazione dei lavoratori in parola, per cui vi sono le coperture necessarie».

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