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Tagli alla scuola, Cosenza in allarme: martedì si decide. Ecco le indicazioni della Regione

Tra le proposte: a Rende il “Pitagora” autonomo, il Da Fiore con Bisignano e Luzzi. Omnicomprensivi sotto esame. Orrico (M5S): si deve scendere in piazza

Un Piano da rivedere. Le osservazioni che il dirigente del settore Istruzione e Diritto allo studio ha inviato alla presidente della Provincia, Rosaria Succurro, sono sintetizzate in un rapporto che attraversa tutta la nuova mappa della scuola cosentina che ha subito il taglio di ben 29 autonomie. Nel documento ci sono valutazioni sulle scelte operate e sui metodi adottati per la redazione del nuovo piano di dimensionamento. Sotto esame è finita la delibera del Consiglio provinciale. E, poi, dentro vengono sollevate una serie di osservazioni che riguardano gli accorpamenti degli omnicomprensivi, compreso quello di Spezzano Albanese (dove la Provincia ha provato a rispettare il criterio della tutela delle aree caratterizzate da minoranze linguistiche). Altri rilievi sulla mancata fusione della scuola secondaria di primo grado di Castrovillari alle due Direzioni didattiche, già oggetto di scorporo, in un unico istituto comprensivo di oltre 1.600 studenti. La Regione suggerisce di rivedere alcune scelte che riguardano Rende. Il commissarimento del Comune? Non sarebbe citato. I suggerimenti riguarderebbero il Pitagora che può conservare la propria autonomia spingendo, invece, il Da Fiore in un abbraccio a distanza con l’IIS di Bisignano e l’omicomprensivo di Luzzi già accorpati. Scenari che rischiano di provocare nuovi smottamenti nel mondo della scuola già provato dalle sforbiciate volute dal Governo.

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