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Cosenza, sotto l’albero nemmeno un euro per i 130 dipendenti dell’Amaco

Documento congiunto di cinque sigle sindacali per sollecitare i pagamenti. Chieste garanzie per il futuro e l’acquisizione di 22 autobus

Con il passare delle ore le possibilità che i dipendenti Amaco prima di Natale riescano ad incassare una parte delle spettanze arretrate (14ma, ottobre, metà novembre e dicembre) diminuiscono sempre di più. Fino a ieri pomeriggio, nessuna notizia era stata fatta pervenire dal liquidatore Caldiero tantomeno dai vari dirigenti rimasti negli uffici di località Torrevecchia.
Le organizzazioni sindacali Fit Cisl, Uil Trasporti, Filt Cgil, Ugl e Confail, intanto, cercano di tenere alta l’attenzione sulla delicata vertenza. E a margine dell’incontro avuto con il liquidatore, che ha relazionato sulla situazione aziendale, hanno condiviso un documento che contiene riflessioni e anche delle richieste.
«La soluzione alla drammatica crisi di Amaco dovrà essere ricercata da tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, tenendo prioritariamente in considerazione le esigenze di tutti i lavoratori, che hanno subìto e che continuano a subire pesantissime conseguenze sul piano economico, trovandosi costretti a vivere da troppo tempo, in una situazione di incertezza e di sostanziale precarietà. L’obiettivo - dunque per le cinque sigle - dovrà essere quello di un riposizionamento di Amaco con piena salvaguardia dei livelli occupazionali, dei diritti e delle legittime aspettative dei lavoratori, i quali tutti costituiscono una risorsa fondamentale per la Società. Il raggiungimento di questo obiettivo non può prescindere dalla continuità aziendale, intesa non soltanto come prosecuzione del servizio di trasporto pubblico locale da tanti anni svolto da Amaco, ma anche come recupero di un ambiente di lavoro il più possibile sereno, atteso che l’efficienza del servizio e la giusta attenzione per le esigenze dell’utenza impongono che sia ristabilito con i lavoratori un clima di fiducia, anche tramite segnali concreti da parte dell’Azienda. È, pertanto, intollerabile - aggiungono Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confail - che i lavoratori di Amaco si siano trovati e ancora si trovino a subire la grave penalizzazione di non essere retribuiti da molti mesi, pur continuando, con senso di responsabilità, a prestare la loro quotidiana collaborazione. In questa situazione, pur essendo ben noti i delicati equilibri finanziari è ormai indifferibile un segnale concreto di tutela dei diritti dei lavoratori. Per queste ragioni, nel mentre manifestiamo apprezzamento per la gestione del curatore, chiediamo l’immediato pagamento della 14ma mensilità ed entro e successivamente, anche in due tranche, almeno della mensilità di ottobre. Al tempo stesso, preso atto che è prossima la proroga dell’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale ai consorzi calabresi e ritenuto che per Amaco è fondamentale poter continuare a svolgere il servizio affidatole da Cometra senza interruzioni di sorta, auspichiamo che sia quanto prima disposta anche una congrua proroga della prosecuzione dell’attività d’impresa della procedura di liquidazione giudiziale di Amaco, essendo indispensabile scongiurare che il servizio le venga sottratto, per mancanza del necessario presupposto di legge per il suo svolgimento, con conseguente, inevitabile dispersione dei valori aziendali. In questa prospettiva - chiudono i sindacati - si ritiene importante, ai fini dell’efficientamento del servizio, che sia anche disposta con urgenza l’acquisizione di 22 autobus tra ibridi ed elettrici che risultano in giacenza presso la concessionaria».
La direzione aziendale intanto rende noto che in occasione delle festività natalizie il 25 e 26 si effettuerà il servizio domenicale con integrazione delle linee 51, 52 e 53. Giorno 24 i bus rientreranno in deposito entro le ore 20,30 e comunque dopo avere raggiunto il capolinea di destinazione della corsa. Il 25 e il 26 l’uscita in linea dei mezzi inizierà alle 7,30 e seguirà l’ordine previsto dal programma di esercizio domenicale.

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