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La canzone della cosentina Rosa Martirano censurata dai cinesi: “Inneggiare a Gesù è vietato”

Il brano “Forza Gesù” scritto per lo Zecchino d’oro ed eseguito dall’Antoniano spopolava su youtube tra i giovani asiatici. L’autrice: «Non capisco, nel 2017 la usarono per accogliere Mattarella»

Rosa Martirano

Inneggiare a Gesù è vietato. E pure pericoloso. La figura centrale del cattolicesimo è vista quasi come una icona blasfema in altre parti del mondo. E la conferma giunge dalle decisioni assunte dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese.
La questione ci riguarda da vicino perché ha come protagonista-vittima una grande cantante e autrice cosentina, Rosa Martirano, che nel 2010 ha scritto una canzone bellissima e significativa che s’intitola “Forza Gesù”. Il brano era destinato allo Zecchino d’oro e venne composto dalla Matirano del 2010 su impulso della sorella che aveva letto un annuncio su “Tv Sorrisi&Canzoni”.
L’artista bruzia è religiosissima e impegnata nelle comunità cattoliche per le quali organizza, ogni anno, anche un Festival dedicato alla musica di ispirazione cristiana. E che c’entra - vi chiederete - la Cina? Semplice, la canzone è diventata virale su youtube con milioni di visualizzazioni nel Paese del Dragone, soprattutto tra i giovani. Le autorità di vigilanza si sono fatte tradurre il testo e l’hanno ritenuto dannoso censurandolo e facendolo eliminare dalla piattaforma. Se non fosse vero sembrerebbe uno scherzo. E, invece, non solo è vero ma pure grave. Il brano non si può cantare perchè - sembra di capire - può rivelarsi dannoso per la cultura giovanile della nazione asiatica.
La questione, per la sua indubbia perniciosità, meriterebbe un intervento da parte del nostro ministero della Cultura. L’Italia ha sempre accolto i cinesi senza alcun pregiudizio consentendo loro di ascoltare e di produrre e diffondere tutta la musica che desiderano. “Forza Gesù” peraltro è una canzone.
Ma cosa pensa di quello che sta accadendo Rosa Martirano?
«Sono rimasta sorpresa» afferma «perché la canzone è famosa da nove anni in Cina. Censurare un coro di bambini che rappresentano l’innocenza mi lascia senza parole. La canzone non è contro nessuno, c’è molta pace, dolcezza, tenerezza. E poi censurare un coro come quello dell’Antoniano che è famoso nel mondo e rappresenta la cultura italiana mi sembra pure offensivo verso il nostro Paese.

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