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Fusione a Cosenza, l’iter approda in Consiglio: prosegue pure la campagna del “no”

La Commissione Affari istituzionali della Regione ha concluso il percorso. L’idea della città unica, però, continua ad incontrare ostacoli. Un Comitato di cittadini è impegnato nella raccolta delle firme

Area urbana: un progetto dalle tante sfumature. Comitati che dicono “no” alla fusione, associazioni intente a raccogliere le firme per imbastire una petizione e il centrodestra regionale pronto all’atto conclusivo di un percorso iniziato da mesi.
Alla Cittadella, infatti, la Commissione affari istituzionali è in procinto di predisporre la cosiddetta risoluzione, contenente tutti i passaggi finora effettuati, comprese le audizioni e le indicazioni sui possibili nomi da attribuire al nascituro comune unico.
Una rosa di tre petali, da scegliere tra Cosenza, Cosenza-Rende-Castrolibero e Nuova Cosenza, rispetto alla quale, comunque, dovranno esprimersi i cittadini.
Il presidente dell'organismo, Luciana De Francesco, esponente di Fratelli d’Italia, si dice soddisfatta del lavoro portato avanti dalla squadra addetta a comporre l’intricato puzzle, e annuncia l’imminente approdo in Consiglio dell'iter appena concluso. Dopodiché sarà indetto il referendum e il ritorno in Commissione della pratica per discuterla nel dettaglio ed eventualmente organizzare un altro giro di consultazioni.
Sul fronte opposto, intanto, al netto della contrarietà espressa dalle amministrazioni comunali di Cosenza e Rende nei confronti del metodo impartito dalla Regione, continua la battaglia sul campo, appunto, di comitati e associazioni, che contestano la legge anche nel merito.

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