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La maxi-rissa a Cosenza, il Tar sospende la chiusura della discoteca

Nel tumulto scoppiato davanti al locale è stato aggredito un poliziotto

Il Tar ha sospeso la chiusura della discoteca in corso Mazzini disposta dal questore Giuseppe Cannizzaro all’indomani della maxi-rissa tra giovani in cui è rimasto ferito un poliziotto della squadra volante. Il presidente del Tar della Calabria ha accolto la richiesta degli avvocati Oreste e Enrico Morcavallo per conto della società che gestisce il locale bruzio. Il questore Giuseppe Cannizzaro aveva disposto la sospensione della licenza del locale per la grave aggressione a un agente della volante. Il poliziotto, che ha riportato gravi ferite, è stato aggredito alle spalle da un giovane che poi si era dato alla fuga. Rintracciato nell’immediato il ragazzo – che va considerato non colpevole fino all’accertamento definitivo dei fatti che gli vengono contestati – è stato identificato e denunciato a piede libero. Nei suoi confronti, inoltre, grava il divieto di ingresso nell’area urbana bruzia.
L’aggressione al poliziotto ha suscitato la «ferma condanna» del Siulp che in una nota del segretario generale provinciale Ezio Scaglione esprime biasimo «anche per l’atteggiamento di alcuni presenti che anziché agevolare la pattuglia operante ne avrebbe ostacolato l’intervento». Anche nell’area urbana bruzia, rimarca Scaglione, «si è registrato, quindi, un ulteriore episodio di violenza contro gli operatori delle “helping professions”, non adeguatamente protetti dalle normative vigenti; un fenomeno verso il quale il Siulp, da anni, sta proponendo l’ulteriore adeguamento delle norme di tutela e l’inasprimento e l’effettività delle pene.

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