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L’elicottero del 118 non fa scalo a Cassano, protesta il Comitato per la salute

La cittadina sibarita non ha una pista d’atterraggio del velivolo

«Spieghino ai cittadini, i motivi del perché Cassano non abbia il diritto di avere il servizio di elisoccorso. È mai possibile che questo territorio deve continuare a subire e nessun rappresentante politico si degni di dare una risposta? Un’indifferenza istituzionale inaudita, un comportamento irriguardoso nei confronti di tante persone che hanno deciso di esercitare il diritto di cittadinanza attiva, con il solo difetto di non avere tessere di partito».
È quanto il Comitato spontaneo di cittadini, per la tutela della salute pubblica della città delle Terme, intervenendo sulla questione dell’individuazione delle nuove postazioni per l’elisoccorso e chiedendo lumi al presidente Roberto Occhiuto nella sua qualità di commissario regionale alla Sanità.
Per il comitato, dopo gli scippi al Poliambulatorio di via Ponte nuovo, e, soprattutto, dopo che per quarant'anni la città è stata privata di una struttura ospedaliera adesso talune istituzioni si permettono anche il lusso di trincerarsi dietro il silenzio.
Gli iscritti dicono «basta a questo stato di cose intollerabile» e invita la popolazione a scendere in piazza per affermare che la comunità ha una storia e una dignità.
«Al silenzio – afferma il portavoce del Comitato spontaneo di cittadini, per la tutela della salute pubblica della città delle Terme Francesco Garofalo – contrapponiamo il noi progettuale, che si fa sempre più strada in questa parte di Calabria, dove si sono perpetrati continui “scippi” in materia di offerta sanitaria. Chi ha avuto il consenso elettorale – richiama il portavoce del comitato – ha il dovere di farsi interprete delle istanze delle popolazioni nelle sedi opportune».
I finanziamenti ci sono, attraverso i fondi della coesione sociale, l'area c'è, tra l'altro di proprietà dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
«Il Presidente Occhiuto, nella sua qualità di commissario per la sanità calabrese, – conclude il “Comitato” – dia un segnale e, soprattutto, una risposta alla gente di Cassano, assetata di servizi e sempre più costretta a emigrare anche per questioni di salute».

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