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Cosenza, cartelle “pazze” e disagi. I cittadini chiedono lumi

Problema affrontato ieri in commissione Bilancio. Durante la seduta avanzate pure delle proposte

Un importante risultato l’amministrazione comunale lo ha conseguito in questi quasi due anni e mezzo di legislatura in merito alla riscossione dei tributi, passando da uno scarno 26% all’attuale 50% circa. Bisogna compiere, comunque, ancora tante altre tappe affinché la percentuale salga ulteriormente e rientri nei parametri ottimali, considerato pure il dissesto finanziario dell’Ente.
Ebbene, esiste, però, anche il cosiddetto rovescio della medaglia, che parla di utenti raggiunti da solleciti di pagamento per cartelle esattoriali in alcuni casi, sembra, già saldate e riferite soprattutto alla Tari del 2022. O, ancora, di cittadini che, pur se in possesso di un immobile, questo risulta privo di utenza, quindi, di fatto, disabitato, ma per il quale viene richiesto l’importo. Episodi finiti ieri mattina sul tavolo della commissione Bilancio, presieduta dal consigliare, Gianfranco Tinto, pronto a convocare la seduta recependo gli appelli lanciati da taluni esponenti dell’opposizione, come Francesco Spadafora, capogruppo di Fratelli d’Italia nel civico consesso, e della collega Bianca Rende, leader dell’omonimo gruppo consiliare. A dire il vero l’organismo capeggiato da Tinto, si è occupato in più di una circostanza della problematica, da una parte riconoscendo il lavoro portato avanti dalla società che per conto di Palazzo dei Bruzi gestisce proprio la riscossione, Municipia, in sinergia con il settore Tributi, dall’altro andando incontro alle esigenze della comunità, che sovente si è recata negli uffici preposti allo scopo di chiedere chiarimenti e spiegazioni sugli errori riscontrati.

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