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Cosenza, parco acquatico-fantasma. Spunta l’ipotesi maneggio

Il sindaco Franz Caruso rispolvera una vecchia idea. Spesi 5 milioni per un’opera mai entrata in funzione

Uno spreco da 5 milioni di euro. Adagiato sulle rive del fiume Crati, tra Guarassano e Sant’Ippolito. Il Parco acquatico che non c’è. Ideato più di venti anni fa, con il cantiere che aprì nel 2007, inaugurato in pompa magna all’epoca della giunta Perugini-Ambrogio, ma mai entrato in funzione. Un’opera-fantasma su cui dovrebbe essere ancora aperto un fascicolo d’inchiesta delle Fiamme Gialle di cui però ad un certo punto non si è saputo più nulla. Una struttura realizzata a metà, costata un occhio della testa. Fondi che non sono serviti allo scopo. «Hanno portato via tutto quello che c’era da portare via», afferma sconsolato un pensionato che abita nelle vicinanze del Parco acquatico. Non è più possibile nemmeno arrivare all’impianto e verificare in che condizioni si trova. Cosa c’è rimasto dopo che ladri e vandali hanno sfasciato e portato a casa infissi, cavi elettrici, rubinetti e altri sanitari, attrezzi vari.

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