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Cosenza, blitz di 11 componenti della Rsu ospedaliera. Sfiduciata la presidente De Franco: "Illegittima l'elezione di La Macchia"

Nominati all’unanimità Luciana Ianni e Luca Conforti

Bagarre, guerriglia, frizioni. Da qualche giorno la Rsu dell’Azienda ospedaliera cosentina è al centro di una situazione inedita per il palcoscenico sindacale sanitario cittadino. Sindacati spaccati autoconvocazioni, nomina di un nuovo coordinatore, botta e risposta tra le varie sigle. Nasce tutto dall’autoconvocazione presso il Mariano Santo di 11 componenti della Rsu in carica (su 21 totali, quindi la maggioranza assoluta, sostengono i promotori dell’iniziativa iscritti a Uil Fpl, Fials e Nursing Up). E cioè Barletta, Bosco, Conforti, De Cicco, Esposito, Falco, Ianni, Medaglia, Scaglione, Silvagni e Trozzolo. I tre sindacati affermano di avere agito secondo regolamento a Rsu che all’articolo 8 punto B recita espressamente: “L’ assemblea Rsu è convocata su richiesta motivata ed in via straordinaria da almeno 1/3 dei membri eletti in carica”. Una presa di posizione, si spiega in un comunicato, «necessaria per tutelare gli interessi di tutto il personale dell’Azienda ospedaliera alla luce della inoperosità della Rsu a seguito delle dimissioni di Giuliano Esposito dal ruolo di coordinatore avvenuta il 13 dicembre scorso e della illegittima nomina del successore Massimo La Macchia alla sola presenza di 8 componenti Rsu (su 21 totali)».

Durante la riunione degli undici al Mariano Santo (presidente dell’assemblea Umberto Silvagni, segretario verbalizzante Tullio Falco) in prima istanza ed all’unanimità, è stato sfiduciato il presidente Rsu, Fabiola De Franco, «per non aver assolto ai propri compiti non avendo vigilato sulla corretta applicazione del regolamento Rsu e nello specifico dell’articolo 6 e 7, nell’assemblea del 15 febbraio» ed eletto all’unanimità ed a votazione segreta il nuovo presidente, Luciana Ianni. Quindi la nomina, a votazione segreta e all’unanimità, del coordinatore, Luca Conforti (vice è stato eletto, segretario Rosina Bosco».

La risposta di Fabiola De Franco non si è fatta attendere. “Ringrazia” i dissidenti per avere reso partecipi gli assenti e la sottoscritta della riunione solo a riunione fatta e decisioni prese». La De Franco invita la controparte a «leggere bene il regolamento da noi tutti approvato. In particolare l’articolo 8 he si cita nel verbale della riunione del 28 scorso: è pur vero che permette la convocazione dell’assemblea Rsu in via straordinaria, ma non con la formula dell’autoconvocazione bensì su richiesta motivata di almeno 1/3 dei componenti della Rsu entro 5 giorni dall’invio alla sottoscritta». Fabiola De Franco che è della Cgil chiude invitando tutti i componenti della Rsu a partecipare all’assemblea convocata il 20 maggio insieme a La Macchia (Cisl) per giorno 5 giugno, con giuste modalità, ricordando a tal proposito in una nota inviata anche al direttore amministrativo Andrea Folino e al direttore programmazione e controllo dell’A0, Filomena Panno, che «la convocazione per la riunione del 28 non è pervenuta a tutti i membri Rsu e si disconoscono la cariche assegnate»; e qualora si ritenesse opportuno in quella circostanza potranno essere inseriti nuovi punti all’ordine del giorno, tra cui la sfiducia al presidente della Rsu». Facendo notare inoltre che «i documenti inviati da Luca Conforti risultano illegittimi» e che «se tale situazione non dovesse risolversi scatterebbe la segnalazione all’Ispettorato del lavoro».

Gli undici componenti della Rsu dal canto loro chiedendo la convocazione urgente della Delegazione trattante a margine della riunione del 28 scorso hanno stilato un cronoprogramma che prevede al primo punto l’approvazione del regolamento dei Dep per poi subito dopo procedere all’approvazione dei regolamenti relativi alle progressioni economiche verticali, passaggi di profilo e incarichi professionali. Si punta poi all’apertura di un tavolo di confronto sul fabbisogno aziendale del personale, varie indennità non corrisposte, regolamento mobilità interne, aumento incarico professionale “di base” al personale, avvio della contrattazione integrativa decentrata per l’annualità economica 2024. Ma la vicenda non è chiusa.

Con una nota diffusa oggi, infatti, la presidente RSU dott.ssa Fabiola De Franco, la dott.ssa Pamela Bevacqua, Gianfranco Rigitano e Oscare Caputo tornano sulla questione.

"La fiducia si conquista a gocce… Fra le tante problematiche che i lavoratori dell'AO di Cosenza affrontano ogni giorno per tirare avanti la baracca, fra i turni massacranti che con sacrificio e dedizione portano a termine, alcuni componenti Rsu saltellando da una sigla sindacale all'altra creano uno scenario raccapricciante, non accettando le regole che loro stessi hanno firmato e agendo nell’ illegittimità: autoconvocandosi e sfiduciando il Presidente Rsu e nominando nuovi vertici Rsu.

Da premettere che se avessero agito nel corretto rispetto del regolamento vigente avremmo accettato democraticamente la scelta della maggioranza ma così non è stato e ci chiediamo: perché non partecipare alle riunioni ufficiali con tanto di convocazione e sede prenotata? Perché non convocare tutti i componenti rsu (21 eletti) a questa pseudo-assemblea? Quali sono gli interessi che spingono a sfiduciare la presidente votata ad unanimità a contestare il lavoro di una persona seria, precisa che non si è mai tirata indietro ad assolvere il proprio dovere da Presidente RSU? Dove stanno i principi della democrazia?

Forse perché si vuole ottenere un risultato su un lavoro quasi concluso: una programmazione già avviata con l’azienda rispetto ai DEP, alle progressioni economiche verticali, tutti istituti contrattuali terminati.
Consapevoli della frattura non possiamo accettare il modus operandi irrispettoso delle regole. Infatti siamo pronti nel rispetto del regolamento a proseguire l’attività anche con il cambio dei vertici ma il tutto deve avvenire con la convocazione dell’intera RSU (21 componenti) in modo trasparente, dando libertà di pensiero a tutti. Riteniamo ad oggi illegittima l’elezione e il tentativo di cambio avvenuto in luogo non specificato e senza un verbale che evidenzia il luogo, l’orario, gli interventi e l’invito alla partecipazione di tutti i 21 componenti, è una triste storia…ma noi continuiamo e continueremo a lavorare per i dipendenti!

E’ doveroso porre però una considerazione: se non si rispettano le regole sottoscritte da noi stessi, che visione abbiamo e avremo per il futuro?
Questa è una pagina nera che deve far riflettere noi tutti. Nel frattempo restiamo fiduciosi nel poter confrontarci nell'imminente Assemblea RSU già convocata, in maniera democratica e fattiva per il bene dei dipendenti dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza".

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