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Scuola Cosenza, nuovo contratto agli Ata: ancora in servizio sino ad agosto

Sono oltre novanta i dipendenti interessati nelle scuole della città e della provincia. Al via la mobilità dei presidi, diventa bollente la vertenza dei molti ora impegnati fuori regione e in attesa di rientrare

Prezioso regalo per oltre novanta rappresentanti del personale Ata assunti grazie ai fondi del Pnrr e di Agenda Italia. Rimasti senza lavoro ad aprile, sono stati inizialmente ricontrattualizzati sino a metà giugno. Periodo, però, non sufficiente per maturare tutto l’anno di servizio. La proroga viaggia anche in questa direzione. Ma è soprattutto utile alle segreterie delle scuole che in questi giorni e nelle prossime settimane saranno interessate da un notevole aggravio di lavoro per la valutazione delle istanze dei docenti relativi all’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) gestite da alcuni istituti polo. E poi, ancora, per il vaglio delle domande relative alla terza fascia proprio per personale Ata. Perciò, avere a disposizione ulteriore personale, soprattutto per tutta l’estate con le inevitabili ferie, è un aiuto importante per non dire fondamentale.
«Anche quest’anno arriva in zona Cesarini (per rimanere in termini calcistici) la proroga dei contratti per i lavoratori impegnati nei ruoli Ata nelle scuole», commenta il segretario provinciale della Flc Cgil, che aggiunge: «La cosa non può che farci piacere da un lato, ma allo stesso tempo conferma la volontà di aggiungere precarietà al precariato nelle scuole. È sotto gli occhi di tutti la mole di lavoro che grava nelle scuole e ciò nonostante non si riesce a porre un rimedio strutturale a tutto ciò. Non ci fermeremo mai di rivendicare questi sacrosanti diritti per la dignità del lavoro».

Largo ai presidi

Si aprono settimane chiave anche per i dirigenti scolastici. Mercoledì l’Ufficio scolastico regionale ha accolto un faccia a faccia tra i sindacati e i vertici dell’Usr per valutare, tra l’altro, eventuali perdenti posto da ricollocare nelle sedi resisi disponibili. Una matassa non facile da dipanare, anzitutto alla luce del Dimensionamento.
«Si rende noto che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha dato inizio al procedimento di mobilità dei dirigenti scolastici in ambito regionale ed interregionale», spiegano dall’Usr, chiedendo agli interessati di fare pervenire le loro istanze. È chiarita la cronologia con cui le procedure saranno espletate. Anzitutto la conferma degli incarichi ricoperti alla scadenza del contratto, poi l’assegnazione di altro incarico per ristrutturazione e riorganizzazione dell'ufficio dirigenziale. In terza battuta il conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto e assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici che rientrano dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, compresi gli incarichi sindacali e quelli all'estero. Poi il mutamento d'incarico in pendenza di contratto individuale, quindi il mutamento d'incarico in casi eccezionali e infine la mobilità interregionale. Per la quale, però, si fiutano pochi posti (se va bene), quindi ancora per un anno dovrebbero rimanere in altre regioni i presidi promossi dal concorso del 2017.

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